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La febbre dei saldi contagia Milano: tutto scontato dal vintage al commerciale

Dal 5 gennaio al 5 marzo a Milano scatta la corsa e qui lo sport c’entra poco. Parliamo di una competizione a suon di shopping dove chi si aggiudica più pezzi a minor prezzo, sale sul podio del vincitore e le vetrine del centro fanno a gara per mettersi in mostra.
A cura di Arianna Esposito
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C'è una contraddizione di fondo che percorre inesorabile il periodo delle feste e quello subito a seguire. Dopo avere speso ore e soldi a tavola e per la tavola, guadagnando un alleggerimento del portafogli e un appesantimento della linea, come si fa a lanciarsi nella corsa ai saldi? Mistero del consumismo. Ma teorie e dietrologie a parte, quel che è certo è che i professionisti dello shopping e delle occasioni, saranno chiamati a mettersi alla prova a partire dal 5 gennaio, data in cui nel capoluogo meneghino, scatta la caccia all'acquisto al miglior prezzo e capo possibile. E come si dice, in questi casi chi prima arriva meglio alloggia, infatti anche se i saldi si prolungheranno fino al 5 marzo, senza dubbio i "pezzi" migliori e le taglie più frequenti andranno via velocemente. Quindi non resta che pianificare nei minimi dettagli la strategia migliore per tornare a casa con le buste piene e la buona pace dei risparmi.

Le vie dello shopping

Corso Buenos Aires

E' tra le vie di Milano, con maggiore concentrazione di negozi di catene commerciali ben note. Facile qui trovare capi di tendenza a buon prezzo. D'altra parte Corso Buenos Aires, con trecentocinquanta punti vendita e milleseicento metri di lunghezza, è una strada di una certa importanza anche storica: la strada fu voluta dall'imperatore Giuseppe II d'Austria e il suo nome si richiama anche alla massiccia onda migratoria che dall'Italia si diresse in Sudamerica tra il finire del XIX secolo e l'inizio del XX.

Corso Vittorio Emanuele

Capi casual e tanti negozi a disposizione. Corso Vittorio Emanuele è sicuramente tra le strade più percorse durante i saldi.  Questa strada prima di assumere l'attuale denominazione, ha cambiato diversi nomi: in origine era strada S.Maria del Sacco, poi Corsia dei Servi e si è chiamata così fino al 1838, anno in cui gli austriaci decisero di dedicare il corso a Francesco II d'Asburgo, modificando il toponimo in Corso Francesco. Solo nel 1860 la strada è diventata Corso Vittorio Emanuele II.

Corso di Porta Ticinese

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La strada preferita dai giovani, studenti e artisti. Qui è facile scovare pezzi vintage, jeans particolari o pezzi di arredo. Tutto è in piena sintonia con l'atmosfera di tendenza della strada che porta ai Navigli, dove non mancano i pub, le caratteristiche osterie, birrerie, disco bar e locali con musica dal vivo.

Corso Garibaldi

Strada ricca di negozi di oreficeria e soprattutto di storia. Corso Garibaldi era in origine chiamata Porta Comacina perché conduceva a Como. Si dice inoltre che  lo stesso Garibaldi abbia fatto il suo ingresso a Milano da questa via e da questa stessa via a patire dalla fatidica data dei saldi, faranno l'ingresso gli agguerriti cacciatori di capi in promozione.

Corso Vercelli

Qui nel 1932 Mario Camerini girò "Gli uomini che mascalzoni", una pellicola che vide protagonista Vittorio De Sica, fino ad allora conosciuto solo in teatro.Il film fu uno dei primi ad essere girato in esterni, anzichè, com'era abitudine, nei teatri di posa. Dunque Corso Vercelli è una strada di una certa importanza e anche i negozi fanno la loro parte da protagonisti.

Via Torino

Le storiche botteghe di una volta. Via Torino è nota per essere una delle vie di Milano più antiche. Nei secoli scorsi in via Torino sorsero laboratori artigianali e botteghe che oggi lasciano la loro impronta in alcune delle vie più vicine come via Orefici, via Spadari, via Speronari, dove si trovano pezzi rari e originali.

Le 5 Vie

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Se sei in cerca di boutique sofisticate e chic, le 5 Vie sono il posto che fa per te. Dall'arredo alla musica, passando per l'abbigliamento, facile scovare qui pezzi vintage e introvabili. Tra cortili nascosti e viuzze intriganti, vale la pena fare un giro da queste parti per scoprire una Milano diversa e insolita, fulcro dell'industria culturale nascente.

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