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L’ospedale la dimette, 59enne muore dopo due giorni

La donna era stata sottoposta ad accertamenti durante nell’ospedale San Leopoldo Mandic di Merate e successivamente dimessa. Dopo alcune ore le sue condizioni si sono aggravate ed è deceduta nel corso di un secondo ricovero. La Procura di Lecco ha aperto un’inchiesta sul caso.
A cura di An. Mar.
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La Procura di Lecco ha aperto un fascicolo di inchiesta sulla morte di Donatella Animosi, 59enne di Robbiate, deceduta due giorni dopo essere stata dimessa dall'ospedale San Leopoldo Mandic di Merate. Sul corpo della donna è stata disposta l’autopsia. La 59enne, ex operaia da poco in pensione, ha accusato un malore la sera di sabato 24 ottobre: l'indomani i familiari l’hanno l'hanno accompagnata al San Leopoldo Mandic di Merate dove i medici l'hanno sottoposta ad alcuni ma accertamenti per poi dimetterla. Lunedì le condizione della donna hanno subìto un drastico peggioramento: la donna era in preda a forti dolori di stomaco, nausea e vomito. Il giorno seguente i familiari della donna hanno allertato i soccorsi.

Dalla centrale operativa di Como sono partiti in codice giallo i volontari della Croce bianca di Missaglia. Questi, tuttavia, erano di rientro da un’altra missione. Disponibili erano invece i sanitari dell’automedica che avrebbero potuto più velocemente raggiungere la paziente. Quando, infine, la donna ha raggiunto il pronto soccorso ha avuto un arresto. Dopo averla rianimata i medici l'hanno quindi trasferita nel reparto di Terapia intensiva, dove poche ore dopo si è spenta. Dopo l'improvviso decesso della donna, i due figli hanno presentato un esposto ai carabinieri chiedendo le necessarie indagini su eventuali responsabilità nella morte della 59enne. I familiari, infatti, hanno denunciato gravi negligenze nelle fasi di soccorso, diagnosi e cura della donna.

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