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L’amico suona alla porta armato dopo una rapina: lui non lo riconosce e lo fa arrestare

Un argentino di 18 anni è stato arrestato dalla polizia per furto in abitazione e porto abusivo di armi. A farlo catturare è stato un suo amico peruviano di 20 anni: l’argentino aveva bussato alla porta di casa sua per cercare un nascondiglio, ma il peruviano non l’ha riconosciuto e ha avvertito gli agenti.
A cura di F.L.
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Ha cercato riparo da un amico dopo un furto all'interno di un'abitazione, ma proprio il suo sodale ha chiamato la polizia e lo ha fatto arrestare, non avendolo riconosciuto. È quanto è accaduto l'altra notte intorno alle 23 a Milano, in zona stazione Centrale, a un argentino di 18 anni. COme racconta Repubblica, il ragazzo si è presentato con berretto e pistola nell'appartamento di un amico che spesso lo aveva ospitato, in via Ponte Seveso. Quando ha bussato alla sua porta, il padrone di casa, un peruviano di 20 anni, non l'ha però riconosciuto dallo spioncino e ha anzi chiamato preoccupato la polizia, dicendo che c'era un uomo armato sulle scale di casa.

Non riconosce l'amico e lo fa arrestare

Quando gli agenti sono arrivati hanno bloccato l'argentino: in mano aveva una pistola Browning calibro 6.35, mentre in un borsone aveva della refurtiva frutto di un colpo all'interno di un appartamento in via Belinzaghi: orologi, sigarette, macchine fotografiche e altro. Anche l'arma, secondo quanto riferito, dal ragazzo, sarebbe stata rubata dall'abitazione. Adesso per lui è scattato l'arresto con le accuse di furto in abitazione e porto abusivo di arma. Sconcertato l'amico peruviano, che quando si è accorto del suo errore ha detto ai poliziotti: "Se lo avessi riconosciuto non vi avrei mai chiamato". Una versione che però suona al limite del paradosso, e su cui certamente la polizia farà i dovuti accertamenti.

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