Italiano fatto a pezzi e poi bruciato in Thailandia: ricercata la moglie e il suo amante francese
Il suo corpo fatto a pezzi, chiuso in una valigia e poi bruciato. Sono stati ritrovati in un bosco nella provincia di Phichit, nel nord della Thailandia, i resti di Giuseppe De Stefani, 62enne di Sondrio. Per risalire alla sua identità è stato necessario effettuare il test del dna, perché del suo corpo rimanevano solo brandelli di carne bruciata. Dell'assassinio sono sospettati la moglie thailandese di 38 anni e il suo amante francese. Gli investigatori hanno trovato il passaporto della vittima a casa della donna, dove peraltro sono state ritrovate anche tracce di sangue. Il sangue, ha dimostrato il test del dna, di suo marito. I due amanti sono accusati di aver ucciso e fatto a pezzi il corpo di De Stefani, che avrebbero poi chiuso in una valigia e trasportato in un'area isolata di un bosco. Poi avrebbero bruciato tutto. Ad aiutare la polizia locale è stato l'esperto della sicurezza dell'Interpol in Thailandia, Andrea Vitalone.
La polizia cerca l'ex moglie e l'amante francese
Gli investigatori sono tuttora sulle tracce di Rujira E., l'ex moglie di De Stefani, e del suo amante francese le cui generalità non sono state rilasciate. Stando a quanto riporta l'agenzia Ansa, la polizia avrebbe fatto sapere che l'uomo ucciso era stato inserito in una "lista nera" da parte dell'immigrazione thailandese. Sarebbe però riuscito a ritornare in Thailandia attraversando il confine sul Laos. La pista seguita dalla polizia è quella del delitto passionale, ma un ruolo centrale nella vicenda potrebbe averlo avuto anche una disputa tra marito e moglie sul denaro appartenente a De Stefani.