video suggerito
video suggerito

Istruzione: la Regione Lombardia taglia i fondi, ma non alle scuole private

Saranno 36 i milioni di euro in meno il prossimo anno per l’assessorato regionale all’Istruzione, che riguarderanno unicamente le scuole pubbliche. Resistono, e in alcuni casi aumentano, i contributi per le famiglie che iscrivono i propri figli alle scuole private. Il M5s: “Incostituzionale disparità di trattamento”.
A cura di Federica Gullace
49 CONDIVISIONI
Immagine

La Regione Lombardia taglia i fondi all’istruzione, ma risparmia e anzi agevola ulteriormente chi si può permettere le scuole private. Il bilancio dell'assessorato all'Istruzione è stato infatti ridotto di 36 milioni di euro rispetto allo scorso anno. Ma nell'ultima delibera varata dalla giunta Maroni è arrivata una sorpresa: i contributi alle famiglie che iscrivono i propri figli alle scuole private non sono stati toccati, anzi: in alcuni casi sono addirittura aumentati. Tutto questo, nonostante un contenzioso legale in corso: una sentenza del Tar della Lombardia ha dichiarato infatti illegittima la disparità di trattamento fra gli studenti della scuola statale e paritaria sui buoni scuola erogati, rendendo così plausibile un maxi-risarcimento dal Pirellone a tutte le famiglie – 20mila le firme dei genitori raccolte – che hanno aderito alla class action.

Una disparità di trattamento ingiustificata

Dalla Regione, l’assessore all'Istruzione Valentina Aprea fa sapere che la situazione è stata contenuta e i danni limitati: "Ho fatto il miracolo di aver trasformato i limiti in una grande opportunità, anticipando molte novità che si stanno predisponendo a livello nazionale, in particolare sul tema dell’apprendistato". Nel dettaglio, i 36 milioni di euro in meno andranno a toccare specialmente l’impegno sul diritto allo studio universitario, dai servizi di mense agli alloggi ex Isu, o ancora nel sistema di istruzione e formazione professionale, che ogni anno interessa quasi 50mila studenti fra i 15 e i 18 anni che si iscrivono ai centri di formazione professionale della Regione.

Sul fronte dell'opposizione Fabio Pizzul, del Pd, accusa il Pirellone: "Capiamo che il sistema delle scuole private sia in difficoltà ma un provvedimento del genere lascia davvero perplessi". Idem il Movimento Cinque Stelle: "Non c’è alcuna giustificazione assennata per l’incostituzionale disparità di trattamento delle erogazioni economiche a coloro che frequentano una scuola paritaria rispetto a coloro che frequentano la statale, pur a fronte della medesima necessità e della medesima situazione di bisogno economico. Il centrodestra reitera ancora una volta una vera e propria iniquità sociale mascherandola con una libertà di scelta permessa solo a chi non ha problemi economici", ha spiegato Paola Macchi.

49 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views