Insultano vigili su Facebook e rischiano denuncia per diffamazione, gli agenti: “Meritiamo rispetto”
Un ragazzo di Albino, paese in provincia di Bergamo in Val Seriana, e altri cittadini del territorio, hanno ricevuto un verbale di identificazione in ordine all'ipotesi di reato di diffamazione dalla polizia locale dell'Unione insieme sul Serio, che unisce i comuni di Gazzaniga, Pradalunga, Nembro, Selvino, Villa di Serio e Casnigo. Il motivo? Hanno commentato un post del gruppo Facebook "Viabilità in Valle Seriana" relativo a dei posti di blocco nella zona che hanno causato diversi disagi a livello di traffico, utilizzando epiteti offensivi nei confronti degli agenti ritenuti diffamatori.
Contattato da Fanpage.it, il comandante della polizia locale Marco Moro ha spiegato: "Sono stati segnalati commenti offensivi, all'interno dei quali la gente ci dà dei pagliacci o dei buffoni. Ora spetterà alla procura stabilire se avviare un procedimento penale o meno". Il dirigente ha poi continuato: "Io e i miei colleghi lavoriamo nel rispetto delle persone e con rispetto dovremmo essere trattati. Il diritto alla critica è sacrosanto, ma serve educazione e moderazione. Da quando è uscita la notizia delle notifiche di ipotesi di reato, i commenti sotto a quel post sono passati da 120 a 90. Significa che chi li ha scritti è tornato sui suoi passi, cancellandoli". Non sarebbe invece stato segnalato a Facebook il gruppo, ritenuto dal comandante Moro "un servizio utile per la comunità".
Gruppo Facebook fa colletta per difendersi dagli eventuali capi d'imputazione
Il giovane di Albino si sarebbe reso colpevole di aver diffamato le forze dell'ordine commentando un post del gruppo Facebook "Viabilità in Valle Seriana" relativo alle modalità del posto di blocco attuate dai vigili, con quattro auto e cinque piazzole di fermo, che avrebbero provocato una coda di circa cinque chilometri. "Come al solito in cerca di multe per i poveri comuni…", è il commento per cui il ragazzo ha ricevuto la notifica di indagine a suo carico con l'ipotesi di reato di diffamazione. Ciò ha spinto l'amministratore del gruppo a mettere in guardia anche gli altri componenti, considerando il suo commento meno grave di altri indirizzati ai vigili. La polizia locale potrebbe già aver notificato lo stesso verbale ad altre persone: per questo motivo è partita la ricerca fondi affinché gli eventuali denunciati per diffamazione possano difendersi con un legale qualificato. A difesa della polizia locale si è espresso il sindaco di Nembro Claudio Cancelli, sostenendo che la libertà di critica debba essere garantita ai cittadini, anche se sarebbe preferibile che venisse attuata solo dopo essersi informati. Il primo cittadino del comune nella Bergamasca ha poi confermato che diversi altri commenti sono stati segnalati alla procura poiché al limite dell'accettabile.