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Indecenti e volgari: censurati i manifesti pubblicitari della mostra Real Bodies

Il manifesto mostrava un corpo capovolto con organi compromessi e visibilmente malati. “Hai mai visto gli effetti devastanti di un tumore?”, la scritta che accompagnava l’immagine. L’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria (IAP) di Milano ha censurato la pubblicità.
A cura di Enrico Tata
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"Indecente, volgare e ripugnante". E' stato giudicato con questi aggettivi un manifesto che pubblicizza la mostra "Real bodies", apparso in questi giorni su alcuni spazi promozionali a Milano. Il cartello mostrava un corpo capovolto con organi compromessi e visibilmente malati. "Hai mai visto gli effetti devastanti di un tumore?", la scritta che accompagnava l'immagine. La pubblicità è stata censurata dal comitato di controllo dell'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria (IAP) di Milano. Secondo lo Iap i contenuti del manifesto non rispettano la dignità della persona e sfrutterebbero indebitamente gli effetti della grave malattia sul corpo umano. Per il comitato, riporta Il Giorno, “tenuto anche conto delle segnalazioni ricevute dai cittadini, il messaggio è tale da suscitare nello spettatore un forte senso di turbamento, imponendosi alla sua attenzione e urtandone la sensibilità, in palese contrasto con il divieto di utilizzare negli annunci pubblicitari‘rappresentazioni di violenza fisica o morale o tali che, secondo il gusto e la sensibilità dei consumatori, debbano ritenersi indecenti, volgari o ripugnanti’. Il manifesto, a meno di ricorso, dovrà essere rimosso entro il 28 novembre da tutti gli spazi pubblicitari.

Per Venice Exhibition, l'azienda che cura l'esibizione, è “una decisione molto discutibile ed espressa con concetti e toni inaccettabili che tra l’altro arriva nel momento in cui in tantissimi visitatori ci ringraziano proprio per la forza d'urto dei nostri messaggi". Il manifesto, spiega l'azienda, si ispira, nel messaggio e nell’immagine, alle politiche pubblicitarie dei Monopoli dello Stato, che sui pacchetti di sigarette utilizza immagini e slogan shock "citando apertamente tumori e cancro e mostrandoli violentemente in immagini riquadrate di nero. Stiamo valutando l’intenzione di un ricorso contro questa decisione, sebbene la campagna pubblicitaria mediante affissioni nelle vie di Milano stia volgendo al termine ben prima della scadenza imposta dall’ente di vigilanza sulla pubblicità”.

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