Incidenti sul lavoro, la denuncia dei sindacati: “Anno nero in Lombardia, morti aumentati del 61%”
Un anno nero per gli incidenti sul lavoro in Lombardia, con un drammatico aumento dei morti sul lavoro che tocca il 61 per cento in più rispetto allo scorso anno, secondo i dati del registro Ats. Lo hanno denunciato i sindacati Cgil, Cisl e Uil Lombardia nel corso di un presidio organizzato sotto Palazzo Lombardia, spiegando come a settembre sia già stato superato il dato di tutto l'anno scorso. Da gennaio a oggi sono già 58 i lavoratori che hanno perso la vita, contro i 53 di tutto il 2018. Questo secondo il registro regionale. Se si guarda ai dati Inail il conteggio risulta ancora più elevato e supera quota cento vittime.
Lombardia, sindacati in piazza per denunciare i troppi morti sul lavoro
"Prima di tutto la sicurezza sul lavoro!" è lo slogan dei sindacati, che hanno portato in piazza delegati aziendali e rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza da tutta la Lombardia. Cgil, Cisl e Uil chiedono alla Regione di convocare al più presto la "cabina di regia", per concretizzare gli impegni condivisi nell'incontro della settimana scorsa con il presidente Fontana e gli assessori Gallera e Rizzoli. La richiesta è di rafforzare i servizi ispettivi e il piano straordinario dei controlli, attraverso l'incremento del personale e la copertura al 100 per cento del turn-over della dirigenza e dei tecnici e assistenti sanitari; rinnovare il piano salute e sicurezza 2019-2023, "che dovrà rappresentare un salto di qualità nelle politiche di prevenzione e di tutela della salute nel lavoro"; aggiornare il piano regionale amianto, per affrontare il problema delle bonifiche, dello smaltimento e della sorveglianza sanitaria.
Cgil, Cisl e Uil: Sicurezza sia priorità, aumentare le risorse per controlli e ispezioni
Massimo Balzarini della segreteria regionale Cgil Lombardia ha spiegato che "il rispetto della dignità del lavoro e la tutela di lavoratrici e lavoratori devono essere una priorità per tutti, istituzioni sia nazionali che regionali, per i datori di lavoro e per le loro azioni di rappresentanza, perché la competitività della regione e del paese sono possibili solo tutelando chi lavora. Urgente il rafforzamento dei controlli e dei servizi ispettivi e la formazione effettiva ed efficace per tutti i soggetti coinvolti". Per il segretario regionale Cisl Lombardia, Pierluigi Rancati, "l'obiettivo prioritario deve essere il rafforzamento dei servizi ispettivi, sia dal punto di vista degli organici che dell'organizzazione". Vincenzo Cesare segretario regionale Uil Lombardia all’ambiente e sicurezza specifica come "davanti a questa vera e propria emergenza per la sicurezza sul lavoro diventa urgente e indispensabile utilizzare le risorse derivanti dalle sanzioni comminate per le infrazioni e assumere nuovo personale ispettivo".