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Incidente Michele Bravi, il fratello della donna morta: “Non ci ha fatto nemmeno una telefonata”

Il fratello della donna morta nell’incidente in cui è rimasto coinvolto il cantante Michele Bravi lancia dure accuse contro il 23enne: “È passata una settimana e non ha trovato 5 minuti per una telefonata”. Il vincitore di Xfactor rischia l’accusa di omicidio stradale: “Ha distrutto più di una famiglia, io e mia sorella eravamo molto legati”
A cura di Chiara Ammendola
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Accuse pesanti quelle del fratello di Rosanna Colia, conosciuta come Ida, la donna morta nell'incidente in cui è rimasto coinvolto il cantante Michele Bravi. "Non ha trovato nemmeno 5 minuti per una chiamata", avrebbe detto l'uomo, riferendosi al cantante 23enne. "Possiamo capire come stia lui in questo momento, è normale. Però noi che dovremmo dire del nostro dolore? Eravamo una famiglia estremamente unita. Ha distrutto ben più di una famiglia", ha accusato il fratello della donna morta Enzo Colia, 68 anni, in un'intervista rilasciata a Libero. Il vincitore di XFactor nel 2013, era a bordo di una Bmw del servizio car-sharing DriveNow quando, non è ancora chiaro se nel tentativo di fare un'inversione o di immettersi in un'altra strada, avrebbe colpito la moto Kawasaki su cui viaggiava la donna di cinquantotto anni, morta poco dopo lo scontro per arresto cardiaco. "Noi non chiediamo niente – spiega Colia – non ci interessa se gli danno uno, cinque o vent’anni di galera. Non gli portiamo nemmeno rancore, ma è possibile che dopo sette giorni abbiano trovato il tempo, lui e il suo staff, per un comunicato divulgato su giornali e social, e non cinque minuti per una chiamata?".

"Vogliamo solo rispetto per nostra sorella"

Il fratello di Ida Colia non è convinto della versione fornita dall'avvocato di Bravi secondo cui il cantante non stava facendo un'inversione a U ma stava tentando l'ingresso verso un passo carraio. "È falso, i rilevamenti dicono altro – sottolinea l'uomo – la macchina era in mezzo alla corsia e il passo carraio a cui allude l’avvocato porta ad un box, non ad un'abitazione". "Non c’erano segni di frenata – prosegue – era una manovra continua quella che aveva iniziato. Non siamo qui per fare polemica, ma è il nostro sentimento e non accettiamo quanto detto dal suo legale. Esigiamo rispetto per nostra sorella, e che non ci vengano a dire che la manovra fatta da Bravi sia diversa dagli accertamenti dei vigili". Il cantante è comunque indagato per il reato di omicidio stradale e per questo potrebbe rischiare dai due ai sette anni di carcere: l'avvocato Gabrielli ha fatto sapere che il suo assistito confida nel lavoro della magistratura per la determinazione delle responsabilità nel sinistro.

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