In Lombardia 82.904 casi di coronavirus e 15.116 morti: “Tampone a 90% ospiti delle Rsa”
Diramato il bollettino relativo all'emergenza Coronavirus in Lombardia. Ad oggi, martedì 12 maggio, ci sono 82.904 casi confermati di contagio, in aumento di 1.033 unità, di cui 614 risalgono alle ultime 24 ore e 419 a prima del 5 maggio. Continuano a diminuire i pazienti ricoverati in ospedale, arrivati a 5.222 unità, contro i 5.397 di ieri (meno 175), e con loro anche i pazienti ricoverati in terapia intensiva, dove si contano 322 letti occupati (meno 19 rispetto a ieri). Nelle ultime 24 ore sono però morte altre 62 persone, il che porta a 15.116 il conto dei decessi totali da inizio epidemia. Il totale dei tamponi effettuati in Lombardia è arrivato a 513.344, con un incremento di 20.602 tamponi rispetto a ieri.
Tampone a 90 per cento degli ospiti delle Rsa, uno su quattro è positivo
"Abbiamo sottoposto a tampone il 90 per cento degli ospiti delle Rsa e il 25 per cento è risultato positivo", ha spiegato l'assessore al Welfare, Giulio Gallera. Il dato sui nuovi positivi è "un numero in linea con gli incrementi di questi giorni" e "non evidenzia delle nuove positività ma racconta e fotografa l'azione di indagine compiuta in queste settimane".
Oltre 100 contagi a Bergamo, Brescia e Milano
La provincia più colpita della Lombardia è sempre quella di Milano, dove sono arrivati a 21.626 i casi accertati (+136), di cui 9.122 in città (+51). In provincia di Brescia i contagi sono 13.748 (+128), mentre a Bergamo sono 12.294 (+133). A Cremona i casi sono arrivati a 6.255 (+5), nella provincia di Monza Brianza 5.112 (+38), a Pavia 4.820 (+19), a Mantova 3.255 (+4), a Varese 3.273 (+45), a Como 3.546 (+42), a Lodi 3.293 (+16), a Lecco 2.561 (+25) e a Sondrio 1.317 (+29).
Fontana: Giovedì sapremo se ristoranti e parrucchieri riapriranno il 18 maggio
Dal 18 maggio in diverse regioni dell'Italia riapriranno bar, ristoranti e parrucchieri. Per quanto riguarda la Lombardia, però, il presidente Attilio Fontana vuole andarci cauto e appurare che il rischio delle diffusione del contagio sia quanto più prossimo allo zero. Per questo motivo, come ha annunciato questa mattina a Radio anch'io, su Rai Radio 1, dovrà fare "una valutazione appena avrò le linee guida e i dati epidemiologici. Verso giovedì dovrebbero arrivare i dati che si riferiscono al primo giorno di riapertura del 4 maggio. Prima che le infezioni si manifestino passano grosso modo dieci giorni". Il governatore lombardo vuole evitare il più possibile che l'R0 torni ad aumentare per allontanare l'incubo di una nuova chiusura imposta dopo i due mesi di lockdown che hanno messo in ginocchio la regione.