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Covid 19

In Lombardia 80.723 contagi da Coronavirus e 14.839 morti: scendono a 400 le terapie intensive

Ad oggi venerdì 8 maggio sono 80.723 i casi confermati di Coronavirus, in aumento di 609 unità rispetto a ieri. Diminuiscono di 146 i pazienti ricoverati in ospedale, ora a quota 5.702 (ieri erano 5.848), e le persone ricoverate in terapia intensiva, in calo di 80 e arrivate a 400 unità (ieri erano 480). Aumenta il numero dei morti giunti a 14.839, sono 94 quelle decedute nelle ultime 24 ore. Il totale dei tamponi effettuati in Lombardia è arrivato a 466.287.
A cura di Redazione Milano
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Ad oggi, venerdì 8 maggio, in Lombardia ci sono 80.723 casi confermati di Coronavirus, in aumento di 609 unità rispetto a ieri, quando erano 80.089. Continuano a diminuire i pazienti ricoverati in ospedale, arrivati a 5.702 unità, contro i 5.848 di ieri. Cala anche il numero dei ricoverati in terapia intensiva, dove si contano 400 pazienti (ieri erano 480). Nelle ultime 24 ore sono morte 94 persone, il che porta a 14.839 il conto dei morti totali da inizio epidemia. Il totale dei tamponi effettuati in Lombardia è arrivato a 466.287, con un aumento di 10.993 tamponi effettuati nelle ultime 24 ore.

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I contagi nelle province lombarde

La provincia più colpita della Lombardia è sempre quella di Milano, dove sono arrivati a 21.094 i casi accertati (+201), di cui 8.867 in città (+101), dove nelle ultime ore molti cittadini si sono comunque riversati sulle sponde del naviglio mandando su tutte le furie il sindaco Beppe Sala. In provincia di Brescia i contagi sono 13.460 (+69), mentre a Bergamo sono 11.671 (+49). A Cremona i casi sono arrivati a 6.219 (+16 ai quali vanno aggiunti nel totale complessivo 25 casi riguardanti il mese di aprile e rendicontati oggi), nella provincia di Monza Brianza 5.015 (+41), a Pavia 4.704 (+52), a Mantova 3.234 (+16), a Varese 3.148 (+75), a Como 3.470 (+30), a Lodi 3.222 (+18), a Lecco 2.448 (+29) e a Sondrio 1.276 (+10).

La furia di Sala contro chi era ai Navigli: C'è da incazzarsi

"Quando c'è da ringraziare i milanesi per il loro comportamento virtuoso sono il primo a farlo, ma ci sono momenti in cui c'è da incazzarsi e questo è uno di quei momenti. Le immagini di ieri sui Navigli sono vergognose". Il sindaco di Milano Beppe Sala è su tutte le furie per quanto accaduto ieri sui Navigli cittadini, motivo per cui ha lanciato "un ultimatum", annunciando che "o le cose cambiano oggi o io domani prenderò provvedimenti: chiudo i Navigli". Il primo cittadino di Milano ha poi ricordato che a distanza di mesi dal primo caso di contagio e tutto ciò che ne è conseguito, oggi non si possa essere inconsapevoli. "Io mi piglio le mie responsabilità, stasera metto più vigili, ma ve lo ripeto: non è un guardia e ladri, non è un gioco, non possiamo permettercelo in una città da 1,4 milioni di abitanti e 1700 km di strade", ha detto poi Sala invitando, nuovamente, tutti, ad "usare la testa". Perché se è vero che la stragrande maggioranza dei cittadini rispetta le regole, "non permetterò che l’1 per cento metta in difficoltà il restante 99".

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