In Lombardia 56.048 contagi da Coronavirus e 10.238 morti: “Diminuiscono le terapie intensive”
Ecco il bollettino della Lombardia di oggi, venerdì 10 aprile, con i dati aggiornati relativi all'emergenza Coronavirus. Salgono a 56.048 i casi di contagio accertati, in aumento di 1.246 unità rispetto a ieri quando erano 54.802. Le persone ricoverate in ospedale sono 11.877, con un incremento di 81 pazienti, 1.202 si trovano in terapia intensiva. Cresce ancora il numero totale dei dimessi, arrivato a quota 16.280 e purtroppo anche quello dei decessi giunti a 10.238, con un aumento di 216 unità in 24 ore. I tamponi effettuati in totale in tutta la regione sono stati 186.325.
I dati delle province: Milano preoccupa in vista di Pasqua
Per quanto riguarda i dati provinciali invece, quella di Milano resta la più colpita con 12.748 casi accertati (+269), di cui 5.106 in città (+127). Il capoluogo lombardo sarà l'osservato speciale per questo weekend di Pasqua, con un aumento significativo dei posti di blocco delle forze dell'ordine per dissuadere i cittadini a spostarsi in altri comuni. Aumentano ancora i casi anche nelle altre province, dove Brescia ha superato Bergamo (già da ieri) con 10.369 contagi (+247) contro i 10.151 (+108) della città orobica. A Cremona i casi sono arrivati a 4.562 (+73), nella provincia di Monza Brianza 3.424 (+69), a Pavia 2.963 (+74), a Mantova 2.355 (+78), a Varese 1.589 (+98), a Como 1.686 (+81), a Lodi 2.419 (+43), a Lecco 1.838 (+33) e a Sondrio 661 (+7).
Presente al consueto appuntamento sui dati lombardi questa volta il vicepresidente della regione Fabrizio Sala che ha ancora una volta messo in guardia sul numero elevato di cittadini "in movimento" come registrano le celle telefoniche analizzate negli ultimi giorni. E poi sui contagi: "Il tasso deve scendere più velocemente. In questo momento abbiamo solo l'arma dell'isolamento per far sì che decessi e contagi continuino a calare: dobbiamo fare una Pasqua casalinga", il commento di Sala. "Noi stiamo combattendo un nemico comune e invisibile di cui sappiamo poco – ha continuato Sala – non stiamo combattendo tra di noi".
Il dubbio del sindaco Sala: Non sappiamo quanti siano realmente i contagiati
Questa mattina, il sindaco di Milano Beppe Sala ha mostrato diversi dubbi circa lo stato attuale della situazione, poiché "non sappiamo quanti sono i contagiati, sia a Milano che in Italia. Vediamo i dati ufficiali ma i medici ci dicono che "i contagiati saranno dieci volte tanto". Dieci volte tanto!, non il doppio". Il primo cittadino milanese ha poi continuato snocciolando le sue ragioni passando al punto due: "Qui mi prendo la responsabilità di una mia affermazione: noi realisticamente non sappiamo se i contagiati stanno aumentando, diminuendo o sono stabili. Per due motivi: il primo relativo al numero dei tamponi realizzati. In Lombardia ne sono stati fatti 4mila due giorni fa e 8mila ieri. E poi, perché su indicazione del ministero della Salute, i tamponi vengono fatti ai sintomatici ma si è rinunciato a fare una campionatura della popolazione tramite campioni, ovvero facendo una statistica. Quindi il trend non lo capisci", ha infine chiosato Sala.