In Lombardia 4mila imprese con nomi dei santi: San Marco e San Giorgio i più diffusi
Le imprese lombarde sanno a che santo votarsi: San Giorgio e San Marco prima di tutto, dal momento che oltre 800 aziende si ispirano ai loro nomi. Ma sono in buona compagnia: secondo una ricerca della Camera di commercio di Milano sono infatti 4mila le imprese che hanno "adottato" il nome di un santo nella loro ragione sociale. Immediatamente dietro ai due santi già nominati, la speciale e curiosa classifica vede 389 aziende che si chiamano Santa Maria, 288 San Giuseppe, 276 San Giovanni e 255 imprese che si affidano a San Francesco. Più staccati due santi il cui culto è molto diffuso a Milano, come il patrono della città Sant'Ambrogio (147 imprese) o San Biagio (51).
Pizzerie e ristoranti prediligono Santa Maria
Curiosa anche la correlazione tra i nomi scelti e le attività svolte dalle imprese. Santa Maria, ad esempio, sembra un nome particolarmente scelto da pizzerie e ristoranti, anche gestiti da stranieri. San Giuseppe spopola invece tra le cooperative sociali e le onlus, mentre San Francesco è il nome preferito da farmacie, centri medici e aziende agricole, forse attratte dall'amore del patrono d'Italia per gli animali e la natura.
La religione non influisce comunque solo sulla scelta del nome, ma anche sull'attività di alcune aziende. Sono 700 in Italia i negozi che vendono articoli religiosi e arredi sacri, e circa uno su tredici si trova in Lombardia. Tra le province con maggior concentrazione di negozi di questo tipo spicca Bergamo, ottava in Italia con 18 imprese che trattano arredi sacri e articoli religiosi, e Milano, al dodicesimo posto. La classifica non poteva che essere dominata da Roma, sede del Vaticano e centro della cristianità, con 90 negozi: ma nei primi dieci posti si trovano ben quattro province campane.