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In ambulanza senza cinture sicurezza batte la testa e muore: operatori accusati di omicidio colposo

Una donna di 78 anni di Cernusco sul Naviglio è morta a causa di un’emorragia celebrale dopo un colpo alla testa dato all’interno di un’ambulanza della Croce Bianca. Ora due operatori rischiando il rinvio a giudizio per omicidio colposo: secondo l’accusa se avessero assicurato l’anziana con le cinture di sicurezza questa sarebbe ancora viva.
A cura di Va.Re.
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Due operatori della Croce Bianca dovranno rispondere di fronte al Giudice delle Indagini Preliminari dell'accusa di omicidio colposo, rischiando così il rinvio a giudizio. La vicenda – riportata oggi dal quotidiano il Giorno – risale al novembre 2016, quando il mezzo di soccorso prese in consegna una donna di 78 anni di Cernusco del Naviglio (Milano), per riportarla a casa dopo una seduta di dialisi nell'ospedale Uboldo.

Un trasporto di routine che è stato però fatale all'anziana signora che, a causa di una brusca frenata è andata a sbattere con la tesa contro uno spigolo interno all'ambulanza, decedendo poco dopo per una grave emorragia celebrale provocata dall'impatto. Secondo l'accusa se l'autista di 59 anni e l'operatrice di 36 anni avessero assicurato la signora con le cinture di sicurezza come preciso dal protocollo, questa non sarebbe andata a sbattere.

La 78enne era seduta su una sedie a rotelle, che si mosse all'improvviso all'interno dell'ambulanza mandandola a sbattere, non essendo assicurata. L'autista aveva preso un cordolo e, per non perdere il controllo del mezzo, inchiodò provocando l'incidente all'interno dell'ambulanza.

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