In 48 ore picchia un anziano e accoltella il giovane che l’ha difeso: 30enne in carcere
Polemiche a Sant'Angelo Lodigiano (Lodi) per l'arresto di un 30enne egiziano. L'uomo nel giro di due giorni si è reso responsabile di due diversi episodi: lo scorso venerdì ha aggredito un anziano che si era rifiutato di dargli l'elemosina. Poi, il giorno dopo, ha accoltellato al torace un ragazzo che era intervenuto per difendere l'anziano nel corso del primo episodio, e al quale l'egiziano aveva giurato vendetta.
Soltanto dopo la seconda aggressione un giudice ha disposto la custodia cautelare in carcere per il 30enne, ritenendolo notevolmente pericoloso e in grado di aggredire ancora. La tempistica del provvedimento ha provocato le ire della Lega Nord, che con Roberto Calderoli e Paolo Grimoldi si sono scagliati contro i magistrati e il governo Renzi: "Ma che giustizia è questa dove la dove dei criminali che tentano di rapire una bambina o che massacrano di calci, pugni e bastonate un pensionato vengono lasciati a piedi libero, liberi di colpire ancora? Possibile che nessun magistrato abbia responsabilità di fronte a vicende di questa gravità e ferocia? Possibile che il ministro Alfano non dica nulla a riguardo?", ha affermato il vicepresidente del Senato Calderoli. Il riferimento, oltre all'episodio nel Lodigiano, è a quanto avvenuto a Ragusa con l'uomo accusato del tentato rapimento di una bambina e poi rimesso in libertà da un pubblico ministero.
Nel caso di Sant'Angelo Lodigiano il 30enne, il giorno dopo l'aggressione all'anziano, ha potuto prima bucare le ruote dell'auto del 27enne che era intervenuto, poi lo ha accoltellato al torace mandandolo in ospedale. Il giovane è stato operato d'urgenza perché la lama gli ha trafitto un polmone. Solo dopo questo secondo episodio il gip Francesca Lisciandra ha disposto il trasferimento in carcere dell'egiziano, portato nella casa circondariale di Lodi. Un ritardo che il deputato e segretario della Lega lombarda Paolo Grimoldi imputa al "buonismo e al lassismo del governo Renzi e alla tolleranza e all'accoglienza senza se e senza ma della presidente Boldrini". Grimoldi si è poi rivolto ai ministri Alfano e Orlando: "Il magistrato che ha lasciato libero questo criminale dovrebbe rispondere a qualche domanda di fronte al Csm".