Imprenditore dà fuoco alla villa per non farsela pignorare: “Non l’avrete mai”
La sua azienda era fallita da tempo e per questo lui si era indebitato fino al collo così anche la sua villa familiare dove ha abitato per anni era stata pignorata e lui sfrattato. Prima che l’ufficiale giudiziario suonasse alla porta per notificargli l’esecuzione del pignoramento, l'imprenditore però ha preso una drastica decisione: distruggere la casa appiccando il fuoco. Come racconta il Corriere della Sera, è accaduto ad Azzano Mella, piccolo comune in provincia di Brescia. In quella villa, costruita dopo tanti anni di lavoro, l'uomo infatti aveva molti ricordi e non riusciva ad accettare il fatto di doverla lasciare ad altri. Sapeva che quando l'ufficiale giudiziario sarebbe arrivato avrebbe dovuto lasciare tutto il suo mondo dietro la porta, così prima che accadesse il 68enne Giuseppe Oneda ha cosparso di cherosene mobili, muri e pavimenti e gli ha dato fuoco. "Mia moglie non avrebbe voluto, mai avrebbe permesso che dessi via la nostra casa" avrebbe riferito l'uomo ai vicini accorsi per l'incendio riferendosi alla moglie deceduta. Dopo l'incendio una telefonata alla banca: "Ecco, adesso potete venire a prendervi la casa". Infine la chiamata ai carabinieri che lo hanno arrestato e sottoposto a ricovero forzato nel reparto di psichiatria dell’ospedale di Montichiari.
