Impiantato al Niguarda il primo cuore artificiale che pesa 100 grammi
Si chiama "Vad", dispositivo di assistenza ventricolare; è un cuore artificiale di altissima tecnologia, impianto con successo a Niguarda. "Si tratta di un esemplare di ultima generazione – si legge nella nota dell'azienda ospedaliera – miniaturizzato che consente un tele-monitoraggio dei parametri, accessibile ai clinici 24 ore su 24, anche grazie ad un sistema automatico di alert-telefonico. L’intervento è stato portato a termine su un paziente di 61 anni con uno scompenso cardiaco ormai cronico, conseguente ad una grave infarto che aveva compromesso la funzionalità del ventricolo sinistro".
Si tratta del esemplare del genere impiantato in Italia: ce ne sono 15 in tutta Europa. Il dispositivo è in lega di titanio e acciaio, con una lunghezza intorno ai 5 centimetri e un calibro di 1,2 centimetri; funziona come una miniturbina che assiste il cuore nella spinta del flusso sanguigno dal ventricolo sinistro verso l’aorta. Rispetto ai dispositivi impiantati fino ad oggi ha un peso contenuto solo 100 grammi rispetto ai 300 “canonici”. La miniaturizzazione consente da un lato una maggiore mini-invasività e dall’altro la potenzialità di impiego anche su pazienti ‘taglia small'.
Il cuore artificiale è stato posizionato con un intervento cardiochirurgico nell’apice del ventricolo sinistro. “Questo tipo di modello – spiega Claudio Russo, Direttore della Cardiochirurgia – è dotato di un sensore doppler che misura in maniera costante la portata sanguigna, contrariamente ad altri modelli nei quali il dato del flusso viene calcolato come derivata da altri parametri. Il dispositivo può arrivare a pompare fino a 10 litri di sangue al minuto e la misurazione diretta di questo parametro consente un monitoraggio da remoto più fine e tempestivo”. A ciò si aggiunge anche una funzione di alert-telefonico automatico: rilevata un’anomalia, il device in autonomia è in grado di chiamare in ospedale per avvisare.