video suggerito
video suggerito

Il Tar conferma: il Comune di Sedriano sciolto per infiltrazione della ‘ndrangheta

Respinto il ricorso di cinque ex amministratori comunali, tutti del centrodestra, contro il decreto del Presidente della Repubblica che, nell’ottobre 2013, sciolse per infiltrazioni mafiose il piccolo Comune alle porte di Milano, il primo in Lombardia sciolto per mafia.
A cura di Valerio Renzi
20 CONDIVISIONI
Immagine

La prima sezione del Tribunale amministrativo regionale del Lazio ha confermato lo scioglimento, per infiltrazioni della ‘ndrangheta, del Comune di Sedriano, in provincia di Milano. Respinto, dunque, il ricorso proposto da cinque ex amministratori comunali – l'ex vicesindaco, due ex assessori e due ex consiglieri comunali, tutti del centrodestra – per contestare il decreto con il quale il Presidente della Repubblica, il 21 ottobre 2013, sciolse il Comune. Un provvedimento che aveva fatto scalpore, dal momento che il piccolo comune a ovest di Milano è stato il primo sciolto per infiltrazioni mafiose in Lombardia.

Il Tar: "Elementi concreti, univoci e rilevanti"

Il Tar ha ritenuto che "l'approfondita attività istruttoria di cui alla relazione della Commissione d'indagine, nonché il nucleo motivazionale della relazione prefettizia e della proposta ministeriale, non siano contraddistinte da palese illogicità o arbitrarietà ma siano fondate su circostanze specifiche e idonee a qualificare la presenza degli elementi concreti, univoci e rilevanti" richiesti dalla legge per fondare lo scioglimento di un Comune. Per i giudici, gli elementi sono concreti "in quanti fondati su esame documentale, evidenze probatorie acquisite nelle indagini penali e audizione dei diretti interessati", univoci "perché evidenziano che la direzione verso cui si muoveva l'organizzazione comunale era stabile a beneficio, sia pure indiretto ma incontestabile, di esponenti della malavita stanziale di origine mafiosa", rilevanti "dato che riguardavano la gestione dell'intreccio economico-finanziario che è particolarmente ambito dalla criminalità organizzata, anche ai fini di riciclaggio". Un quadro indiziario, quindi, che "rendeva ragionevolmente plausibile la conclusione per la quale l'attività dell'ente era, sia concretamente che potenzialmente anche per il futuro, non impermeabile a possibili ingerenze e pressioni da parte della criminalità organizzata".

Dalla data di scioglimento del Comune Sedriano è amministrato da una commissione straordinaria composta dal viceprefetto Adriana Sabato, dal viceprefetto aggiunto Stefano Simeone e dal funzionario economico finanziario Rosario Guercio Nuzio.

20 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views