Il suo cane sbranò i gattini del cognato: Jordan “scarcerato” e il padrone assolto
Il cane Jordan è tornato in libertà. Il doberman è stato "scarcerato" dal canile di Gottolengo dove era stato rinchiuso dallo scorso 14 marzo per aver sbranato alcuni gattini. Il tribunale del riesame ha riconsiderato il caso e ha fatto tornare Jordan nella sua casa di Quinzano d'Oglio in provincia di Brescia. Il fatto non sussiste, hanno sentenziato i giudici. Il cane era stato sequestrato perché il suo proprietario, L.B., imprenditore di 47 anni, non lo aveva tenuto al guinzaglio nel cortile della sua cascina dove vive insieme a sorella e cognato. I due avevano accusato Jordan di aver fatto strage dei loro gatti. Un "massacro" voluto visto che, dicono i due parenti, si trattava di una specie di ritorsione per questioni legate a un'eredità. L'uomo è stato assolto dall'accusa ma proprio la settimana scorsa è stato rinviato a giudizio per l'uccisione di un gatto e per stalking nei confronti dei familiari.
Secondo il suo padrone, da quando era stato rinchiuso del canile di Gottolengo, Jordan si rifiutava di mangiare. "Temo che possa morire, lo vedo molto depresso e fa fatica a nutrirsi. Non vedo l’ora di riportarlo a casa", aveva detto l'imprenditore bresciano. Ora il cane Jordan sarà libero di tornare nel giardino della cascina di Quinzano.