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Il sindaco di Alzano Lombardo: “Qui è mancato tutto, ora ci attendiamo vera chiarezza”

“Ora ci attendiamo chiarezza vera. Ricorderò questo periodo come un’unica, grande, notte. Un periodo senza soluzione di continuità. Di buio e di fatica”. Così il sindaco di Alzano Lombardo Camillo Bertocchi in una intervista concessa a Il Giorno. Il primo cittadino del comune indiziato a far parte della zona rossa del Bergamasco insieme a Nembro torna a parlare dei momenti più critici dell’emergenza Coronavirus.
A cura di Filippo M. Capra
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(Foto Fb: Camillo Bertocchi)
(Foto Fb: Camillo Bertocchi)
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Torna a parlare il sindaco di Alzano Lombardo, il comune in provincia di Bergamo maggiormente colpito dall'epidemia da Coronavirus insieme a Nembro, paesino con il quale a marzo si era pensato di creare la zona rossa poi mai annunciata. Camillo Bertocchi, primo cittadino di Alzano da ormai un ventennio, non usa mezzi termini: "Qui è mancato tutto e non esagero". Dalle mascherine ai saturimetri, i cittadini del comune bergamasco sono stati presi in contropiede dalla pandemia anche per quanto riguarda l'ossigeno, per cui si è registrata la "situazione più drammatica". A marzo, nel clou della pandemia, "una bombola significava speranza, significava vita".

Bertocchi: Sentito un grave senso di abbandono

In un'intervista concessa a Il Giorno, Bertocchi spiega che "quello che è successo in quei giorni per l'ospedale dobbiamo capirlo anche noi", fermo restando che "la gestione è regionale". Poi, serviranno "molte riflessioni anche sul sistema di gestione e coordinamento della medicina territoriale". Inevitabile parlare poi della zona rossa, programmata e mai attivata. Il sindaco di Alzano ricorda quei giorni come caratterizzati da "un clima di totale sospensione" con i militari pronti a chiudere tutto, e un "grave senso di abbandono". Anche perché Bertocchi spiega che i sindaci dei comuni interessati non ne sapevano nulla, non essendo mai stati convocati. "Girava la voce che sarebbe scattata la ‘zona rossa’, fino a quel 7 marzo e alla scelta diversa che è stata fatta", spiega, evitando la domanda su chi tra Stato e Regione dovesse attuarla. "Lo accerterà la magistratura", si limita a dire Bertocchi.

Il sindaco: Ci attendiamo vera chiarezza

Il primo cittadino di Alzano Lombardo smentisce poi eventuali pressioni da parte degli imprenditori per evitare la chiusura totale dell'area, nonostante sottolinea come in quel momento di smarrimento fosse giusto e legittimo che l'imprenditoria nutrisse preoccupazioni a riguardo. Di tutto quello che è stato e non è stato, comunque, il sindaco Bertocchi ricorderà questo tragico periodo come "un'unica, grande, notte. Un periodo senza soluzione di continuità. Di buio e di fatica". Un grosso aiuto è arrivato dai cittadini e dall'affetto che mostravano verso gli amministratori e i cittadini stessi. Ma il futuro è ancora un'incognita: "Abbiamo davanti un periodo difficile. Dovremo fare tesoro della nostra coesione per non sentirci soli come individui e come comunità. Ora ci attendiamo vera chiarezza", conclude il primo cittadino di Alzano.

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