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Il regalo per i 90 anni di don Mazzi: una soluzione per salvare la storica sede di Exodus a Milano

Una piano concreto per salvare la storica sede della Fondazione Exodus, la comunità dove da 35 anni vengono accolti ragazzi con dipendenza da droga, detenuti, ex terroristi. Don Antonio Mazzi non poteva chiedere un regalo migliore per i 90 anni che compirà a novembre, ma che vengono celebrati oggi nella basilica di Sant’Ambrogio con una messa a cui partecipa anche il sindaco Giuseppe Sala. Proprio il comune in un incontro ha offerto una soluzione per evitare le alluvioni che mettevano a repentaglio la cascina, che si trova nel Parco Lambro a Milano, ed evitare così il trasferimento in un’altra sede. Don Antonio spera sia la soluzione definitiva: “Siamo nati qua e vogliamo morire qua”.
A cura di Simone Gorla
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"Ho una buona notizia. Devo ancora dare l'annuncio ufficiale ma abbiamo incontrato il comune e trovato una soluzione per salvare la cascina. Ieri l'ho annunciato ai ragazzi: forse siamo salvi, siamo nati qua e vogliamo morire qua". Don Antonio Mazzi non poteva chiedere un regalo migliore per i 90 anni che compirà a novembre, ma che vengono celebrati oggi nella basilica di Sant'Ambrogio con una messa a cui partecipa anche il sindaco Giuseppe Sala. Proprio da Palazzo Marino è arrivata nei giorni scorsi una risposta che don Mazzi attendeva con speranza. Quella sul progetto per salvare la storica sede della Fondazione Exodus nel Parco Lambro di Milano, messa a rischio dalle esondazioni e che per questo doveva essere trasferita altrove.

A rischio la cascina Molino Torrette, sede storica della comunità di don Mazzi

La cascina Molino Torrette, nel Parco Lambro, prima comunità residenziale terapeutica e sede nazionale della Fondazione Exodus, era a rischio per colpa delle esondazioni di un canale che scorre a pochi metri dall'edificio. Un rapporto del tribunale regionale delle acque ha dichiarato a rischio alluvione la cascina e l'amministrazione comunale alcuni mesi fa aveva annunciato la necessità di trasferire la comunità altrove. Ma don Antonio non ha voluto saperne di lasciare quella che è la sua casa da trentacinque anni e ha chiesto di trovare una soluzione.

Allo studio una soluzione per arginare le esondazioni

Sono scesi così in campo gli ingegneri per studiare le opzioni pratiche per evitare le alluvioni, tra cui quella di un piccolo argine artificiale lungo il canale. La soluzione deve ancora essere definita nei dettagli, ma da Exodus, che in questi giorni è impegnata nel raduno nazionale proprio a Milano, trapela ottimismo. "Dobbiamo studiare bene il progetto, bisognerà capire i costi e i dettagli tecnici. Ma abbiamo trovato la strada giusta", spiega don Mazzi.

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