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Il re dei tassisti abusivi di Milano è un ex poliziotto: 22 auto sequestrate e 18 denunce

Diciotto denunce per guida senza patente, sei sanzioni amministrative per guida con patente sospesa, dieci per circolazione con veicolo sottoposto a sequestro, e venti e più procedimenti penali. Lui è Michele, 37 anni ed ex poliziotto, considerato il più grande tassista abusivo di Milano.
A cura di Federica Gullace
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Una Golf, una Mondeo, due Ford e tante altre vetture, fino ad arrivare a quota ventidue. È questo il numero di auto sequestrate dalla polizia locale di Milano – l'ultima alcuni giorni fa – a Michele, un ex poliziotto 37enne, dal 2005 considerato il più grande tassista abusivo del capoluogo lombardo. Una fedina penale notevole la sua, costituita non solo dai numerosi sequestri di automobili, tutte intestate a prestanome, bensì da diciotto denunce per guida senza patente, sei sanzioni amministrative per guida con patente sospesa e dieci per circolazione con veicolo sottoposto a sequestro. In aggiunta a tutto ciò, anche venti e più procedimenti penali aperti a suo carico, soprattutto per falso in atto pubblico, tra cui denunce di smarrimento della patente fatte in casa, libretti contraffatti e fogli rosa intestati a persone inesistenti.

Un esperto del mestiere

"Michele è il capo degli irriducibili della stazione Centrale. È l'unico giovane e l'unico milanese nel gruppo. Nel suo mestiere è anche bravo: procaccia clienti per sé e per gli altri, è esperto nel fare i ricorsi, è abile a fuggire quando lo becchiamo", ha raccontato a Repubblica il commissario di polizia locale Massimo Cuzzoni, ufficiale della Freccia Uno, il gruppo di vigili in borghese specializzato nei controlli sul trasporto pubblico, compreso quello dei taxi. "Una volta lo abbiamo beccato davanti alla Centrale alle 3 di notte. Quando ci ha visto è scappato con a bordo il cliente, un rappresentante che aveva perso il treno e chiedeva di essere portato a Venezia". Tanti gli episodi che hanno visto protagonista Michele, tra fughe a bruciapelo e auto abbandonate in mezzo alla strada. E nonostante la somma delle sue multe ammonti ad oltre 100mila euro, tra qualche ricorso e sanzioni mai corrisposte, Michele va avanti senza perdersi d'animo. Mentre dalla polizia, ribattono: "Noi sappiamo che anche questa volta, sequestrandogli l'auto, non lo fermeremo. È un ex poliziotto, conosce le leggi. Però sanzionare lui serve a dissuadere gli altri. Multa dopo multa, il capo si sta trovando senza truppa".

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