Il prete non avverte e il sindaco lo multa: Peppone e don Camillo tra i monti del Comasco
Il parroco non avverte il sindaco della messa in onore dei caduti e il primo cittadino lo multa. "Non è la prima volta, è una vera persecuzione", si lamenta il prete. A Castiglione d'Intelvi, paesino di mille abitanti sui monti del Comasco, il rapporto tra il primo cittadino e il sacerdote sembra quello che c'era fra don Camillo e Peppone, i personaggi inventati da Giovannino Guareschi.
Il verbale della multa parla chiaro: in occasione della commemorazione dei caduti, don Giovanni Meroni ha celebrato la messa l'8 novembre, e non il 4, quando si è tenuta la cerimonia ufficiale. Secondo il verbale, il sacerdote "non ha provveduto a presentare domanda per l'utilizzo dell'area comunale antistante il monumento dei caduti". Per questo il sindaco lo ha multato di 54 euro. "Ha passato il segno. Un segnale dopo tutta una serie di violazioni delle regole. Il regolamento va rispettato, anche perché se qualcuno si fosse fatto male o fosse successo altro sarei stato io il responsabile. E il sindaco è il primo a rispettare le regole e a dover farle rispettare. Sarebbe auspicabile che anche chi ha un incarico pastorale se ne facesse carico", ha detto il primo cittadino. "Io mi faccio un mazzo così. Il sindaco ce l'ha con me!", ha risposto il parroco.