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Il portavoce di Adl Cobas contro la Lombardia: “Producete mutande, non mascherine. Mettetevele voi”

Dopo l’annuncio del presidente della Lombardia Attilio Fontana, secondo cui la Regione aveva avuto il via libera dall’Istituto Superiore di Sanità per la produzione e la distribuzione delle mascherine su suolo lombardo, il portavoce dell’Adl Cobas Riccardo Germani si è scagliato contro il governatore e tutta la Giunta lombarda per la, a suo dire, scadenza dei prodotti arrivati.
A cura di Filippo M. Capra
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Una delle mascherine prodotte dalla Lombardia (Foto Fb: Riccardo Germani)
Una delle mascherine prodotte dalla Lombardia (Foto Fb: Riccardo Germani)
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Dopo l'annuncio del presidente della Lombardia Attilio Fontana, secondo cui la Regione aveva avuto il via libera dall'Istituto Superiore di Sanità per la produzione e la distribuzione delle mascherine su suolo lombardo, il portavoce dell'Adl Cobas Riccardo Germani si è scagliato contro il governatore e tutta la Giunta lombarda per la, a suo dire, scadenza dei prodotti arrivati.

L'accusa: Sono mutande per incontinenti, non mascherine

Con un lungo post su Facebook, Germani parla di "ennesima umiliazione nei confronti di chi sta prestando il suo lavoro nelle strutture sanitarie", oltre che di "un'offesa a chi svolge una professione sanitaria e mette a rischio ogni giorno la propria vita". Il portavoce dei Cobas si lamenta un'estetica non appropriata per oggi identificati come "mascherine" paragonandoli a delle "mutande per incontinenti". Germani spiega che "gli operatori della sanità lombarda dopo aver visto i malati di Covid-19 ricoverati nelle residenze per anziani facendo una strage di ricoverati, adesso dovrebbero indossare i pannolini come protezione facciale". Nella sua accusa, il sindacalista spiega che tali "operatori di diversi ospedali e Rsa sono rimasti allucinati" nel vederle "e non sapevano se ridere o piangere". Germani assicura quindi che le mascherine arrivate verranno rispedite al mittente, "in particolare al presidente Attilio Fontana, a Giulio Gallera e a Raffaele Cattaneo, così potranno indossarle a loro scelta per l'incontinenza urinaria maschile o come protezione facciale nelle sedute del consiglio regionale".

La richiesta dei Cobas: Fontana e Gallera rassegnino le dimissioni

Inoltre, Germani rivela che "come Adl Cobas formalizzeremo al Prefetto di Milano lo stato di agitazione di tutte le strutture della Sanità pubblica, privata e delle Rsa" sul territorio lombardo. I Cobas chiedono inoltre a tutti gli altri sindacati di unirsi nella protesta e nello sciopero qualora riaprissero le attività produttive, oltre a chiedere le dimissioni di Fontana e Gallera. Germani chiede infine di "rendere obbligatori i tamponi a tutti gli operatori", oltre a "un riconoscimento economico straordinario di mille euro al mese" per tutti coloro che stanno combattendo il Coronavirus nelle strutture sanitarie.

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