Il movimento delle Sardine insultato dal direttore dell’Aler di Brescia: “Infilatevele nel c…”
"Le Sardine infilatevele nel c…" e ancora "Sardine già dal nome capisci che sono poveri sfigati mentecatti". Sono solo alcuni degli insulti che Corrado Della Torre, direttore dell'Aler di Brescia-Mantova-Cremona, l'azienda lombarda che gestisce le case popolari, ha rivolto al movimento delle Sardine. Sul profilo Facebook di Della Torre nei giorni scorsi sono infatti comparsi diversi post, molti dei quali offensivi e volgari, nei confronti del movimento che sta riunendo migliaia di persone nelle piazze di numerose città italiane.
M5s: Dichiarazioni becere e vergognose
In un'occasione Della Torre ha postato la foto di Mattia Sartori, facente parte proprio del movimento Sardine, accostandola a quella di Luka Mesec (del partito sloveno ‘Levica') scrivendo: "Evidentemente quello degli imbecilli è un gene". A denunciare le offese è stato il Movimento 5 stelle lombardo che ha puntato il dito contro le affermazioni di Della Torre sottolineandone la gravità: "Sono dichiarazioni becere e vergognose, Della Torre ogni volta che parla rappresenta un ente regionale di primo piano, non può parlare come un odiatore qualsiasi – ha spiegato il consigliere regionale del M5S Nicola Di Marco – il Movimento delle sardine, al di là di quello che esprime, va rispettato soprattutto da chi riveste ruoli di vertice nell'amministrazione di beni pubblici. Aler Brescia merita di più di un leghista fanatico alla sua guida. Mi auguro che Della Torre si scusi e faccia un passo indietro, non può guidare un ente regionale".
Il presidente Fontana prenda le distanza da questi comportamenti
Anche il Pd prende una posizione netta contro Della Torre: "Ovviamente può pensare quello che vuole del movimento delle sardine – spiega Fabio Pizzul, capogruppo del Pd in Regione – ma se lo scrive su Facebook è perché ritiene che ormai tutto si possa fare: non è così. Chiediamo al presidente Fontana e al presidente di Aler Brescia Cremona e Mantova di prendere nettamente le distanze da comportamenti che mettono in cattiva luce anche l'istituzione regionale".