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Il farmacista di Codogno nominato cavaliere dal presidente Mattarella: “Felice, ma eroi sono altri”

Giuseppe Maestri è il farmacista piacentino che per mesi ha tenuto aperto il presidio di Codogno, nel cuore della zona rossa, garantendo medicinali e assistenza ai cittadini. È stato nominato cavaliere al merito dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per il suo coraggio e la sua dedizione alla comunità. “Sono felicissimo”, ha commentato, “ma gli eroi sono altri”.
A cura di Simone Gorla
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Per settimane, anche nel periodo più drammatico dell'emergenza coronavirus, ha guidato da Piacenza a Codogno, percorrendo quasi cento chilometri al giorno, per tenere aperta la sua farmacia e garantire un servizio fondamentale nel piccolo comune del lodigiano, simbolo dell’epidemia in Italia. Giuseppe Maestri, farmacista piacentino, è stato nominato cavaliere al merito dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per il suo coraggio e la sua dedizione alla comunità.

Lui è quasi incredulo. "Sono felicissimo. Come posso ringraziare? L'unico rammarico è che ho perso il papà 15 giorni fa, era medico e scherzando mi diceva ‘ti faranno eroe nazionale'", ha raccontato all'Ansa. "Non mi aspettavo tanta attenzione, anche dai media, rispetto a chi è veramente stato a contatto con i malati: medici, infermieri, barellieri". Maestri gestisce la farmacia con una socia e otto farmacisti, due collaboratrici e un magazziniere.

Lo scorso marzo in un'intervista a Fanpage il dottor Maestri aveva raccontato le giornate stravolte dal virus e dalla zona rossa. Per arrivare alle otto e mezzo del mattino in farmacia, doveva superare i controlli dei check point su strada, esibendo un permesso speciale rilasciato dalla Prefettura di Lodi. “Ho l’obbligo di andare a lavorare, anche noi siamo un presidio sanitario –spiegava -. Però quando poi torno a Piacenza resto a casa e non esco più. Lo faccio anche per rispetto nei confronti dei miei concittadini, in modo da evitare che il virus possa potenzialmente diffondersi sempre di più”.

I riconoscimenti ai cittadini – di diversi ruoli,  professioni e provenienza geografica – che si sono particolarmente distinti nel servizio alla comunità durante l’emergenza del coronavirus, spiega il Quirinale, "vogliono simbolicamente rappresentare l’impegno corale di tanti nostri concittadini nel nome della solidarietà e dei valori costituzionali".

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