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Covid 19

Il dg di Ats Milano: “Il 58% dei decessi nelle Rsa milanesi è per patologie riferibili al Covid”

“Il 58 per cento dei decessi totali avvenuti nelle residenze per anziani di Milano è avvenuto per patologie in qualche modo riferibili al Coronavirus”. A comunicarlo è il direttore generale di Ats Milano, Walter Bergamaschi, che spiega come “I decessi avvenuti corrispondono al 5 per cento dei presenti all’interno delle Rsa”.
A cura di Filippo M. Capra
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Dopo i dati allarmanti riferiti dall'Istituto Superiore della Sanità, secondo cui in Lombardia sarebbero circa 1000 gli anziani morti a causa del Coronavirus o con sintomi riconducili alla malattia, il direttore generale dell'Ats Milano, Walter Bergamaschi, ha dichiarato che su 59 Rsa del Comune di Milano, dal 20 febbraio al 31 marzo, sono stati 337 i decessi riconducibili a Coronavirus, patologie correlabili o casi sospetti di infezione a Covid-19: "I decessi avvenuti corrispondono al 5 per cento dei presenti all'interno delle Rsa", ha spiegato il dg.

Il dg di Ats: 58% dei decessi riconducibili a Coronavirus o patologie correlabili

Bergamaschi ha invece voluto sottolineare come il "58 per cento dei decessi totali avvenuti nelle residenze per anziani è avvenuto per patologie in qualche modo riferibili al Coronavirus". Il direttore generale di Ats Milano non ha potuto offrire un confronto con il 2019, "poiché non ho a disposizione i dati per farlo", ha detto, aggiungendo però che "presumibilmente, guardando alla mortalità dello scorso anno, nello stesso periodo potrebbe esserci stato un numero di decessi più o meno della metà rispetto a quello di quest'anno". Parallelamente, Bergamaschi tocca anche la questione contagi all'interno delle 59 Rsa milanesi: "C'è un numero di casi presunti o accertati che ammonta a 983, ovvero il 14 per cento circa degli assistiti che sono, in totale, 7.238″. "Questo dato – spiega poi il dg – è molto variabile all'interno delle strutture", poiché in alcune molti ospiti hanno mostrato sintomi simil influenzali e sono stati posti in isolamento, mentre in altre non vi è "nemmeno un ospite con queste sintomatologie". La distribuzione, quindi, dei casi non è omogeneo. Infine, il professor Bergamaschi ha parlato anche degli operatori delle Rsa, rivelando che un quarto di loro è "assente per malattia con una variabilità piuttosto significativa da struttura a struttura". Anche per il personale, quindi ci sono "alcune strutture che non hanno o non dichiarano assenze, altre invece hanno anche fino a quasi la metà del personale in malattia".

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