Il cardinale Dionigi Tettamanzi in fin di vita
È in condizioni gravissime Dionigi Tettamanzi, cardinale e arcivescovo di Milano dal 2002 al 2011. A darne notizia sono stati stamani il cardinale Angelo Scola e monsignor Mario Delpini, nuovo arcivescovo di Milano, invitando la comunità diocesana a pregare per lui. Le sue condizioni di salute – stando a quanto si apprende – si sono "particolarmente aggravate" nelle ultime ore. Tettamanzi ha 83 anni ed è assistito presso la Villa Sacro Cuore di Triuggio.
La storia dell'arcivescovo metropolita del capoluogo lombardo è strettamente legata al suo predecessore, il cardinale Carlo Maria Martini, intellettuale e biblista. Tettamanzi ne raccolse l'eredità e si concentrò nell'assistenza e nel conforto che la Chiesa deve poter dare agli ultimi, a coloro che sono senza voce, gli emarginati, i poveri, gli immigrati in precarie condizioni, i detenuti. Proprio la disoccupazione era per lui il ‘male' da combattere, tanto da avere costituito il ‘Fondo famiglia-lavoro' per dare un aiuto a chi era stato colpito dalla crisi economica: mise a disposizione subito un milione di euro.
La vita di Dionigi Tettamanzi
Dionigi Tettamanzi, nato a Renate (Milano) il 14 marzo 1934, è tra le figure religiose più amate dai milanesi. Eletto arcivescovo di Ancona-Osimo nel luglio 1989 da papa Giovanni Paolo II e ordinato vescovo il 23 settembre dal cardinal Carlo Maria Martini, nel 1991 è stato nominato segretario generale della Conferenza episcopale italiana. Eletto arcivescovo di Genova (20 aprile 1995); l'11 luglio 2002 viene scelto come arcivescovo di Milano e prende possesso dell'arcidiocesi il 14 settembre 2002. Il 15 marzo 2009, al superamento del 75esimo anno di età, ha presentato a Papa Benedetto XVI, in base alle regole ecclesiali, le sue. Lascerà la guida della chiesa milanese solo nel settembre 2011 quando si ritira nella villa Villa Sacro Cuore di Triuggio, casa di spiritualità della Diocesi di Milano.