Il 40 per cento degli abitanti di un paese in Val Brembana è positivo al test sierologico
Il sospetto che nella Bergamasca gran parte dei cittadini avesse contratto il Coronavirus senza necessariamente essere ricoverata o accertata in quanto infetta, era forte sia da parte delle autorità sanitarie che di chi vive la zona ed è stato travolto dallo tsunami specialmente nel mese di marzo. Ora, a certificare che tale sospetto fosse fondato, ci sono i risultati dei test sierologici di un paese in Val Brembana, San Giovanni Bianco, dove il 40 per cento degli esiti dei cittadini che vi si sono sottoposti sono stati attestati come positivi. Ciò significa che quasi la metà della popolazione del comune bergamasco è entrato in contatto col Coronavirus, sviluppando gli anticorpi.
L'età media dei positivi è di 50 anni
Questo il primo bilancio dopo una settimana di test che nel Comune, per ora il primo a fare uno screening di massa e a proprie spese, che conta circa un totale di 3.500 persone. Anche se i risultati si riferiscono ai soli primi tre giorni di esami. Secondo quanto riferito dal sindaco di San Giovanni Bianco, "in una settimana sono stati effettuati circa mille test, con una media di duecento al giorno". Il primo cittadino si è detto molto soddisfatto di un'adesione così alta da parte della popolazione, con la scorta di 2.500 kit ormai in esaurimento. "I dati ci confermano quanto sospettavamo – dice il sindaco all'Ansa – e cioè che la presenza del virus nel nostro comune, e pensiamo in tutta la Val Brembana, è stata ed è davvero di grande rilievo". Secondo quanto riportato, i cittadini trovati positivi al test sierologico hanno un'età media di 50 anni che ora dovranno essere sottoposti al tampone, al costo di 90 euro, per verificare che l'infezione non sia ancora in corso.