Il 14 maggio 1977 l’omicidio del vicebrigadiere Antonio Custra

Antonio Custra era un vicebrigadiere della Polizia di Stato di 25 anni, nato a Napoli e nel 1977 in forza al Terzo reparto celere Milano. Fu ucciso il 14 maggio mentre era in servizio per controllare l'ordine durante una manifestazione di estrema sinistra. Pochi giorni prima a Roma era stata uccisa la studentessa 18enne Giorgiana Masi, per il cui omicidio non furono mai trovati i reali colpevoli.
Custra fu ammazzato in di via De Amicis da un proiettile sparato con una pistola Beretta 7,65 che gli trapassò la visiera del casco e lasciò vedova la moglie incinta che partorì a luglio. Nel corso degli anni le inchieste consentirono di individuare in Mario Ferrandi, militante di Prima Linea uno degli assassini del poliziotto. Condannati anche Giuseppe Memeo e Walter Grecchi (quest'ultimo latitante in Francia). Gli altri due identificati furono Maurizio Azzollini e Pietro Mancini. In occasione dell'anniversario dell'omicidio di Custra viene celebrata una messa in suffragio in ricordo del poliziotto alla presenza e delle autorità militari e civili e viene deposta una corona d'alloro in via De Amicis, alla base della lapide affissa nel luogo dei violenti scontri.