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I vigili di Milano arruolano quattro nuovi cani antidroga: ecco come vengono addestrati

La polizia locale di Milano ha arruolato quattro nuovi cani antidroga che entrano a far parte della squadra cinofili. Si chiamano Assenzio, Bobo, Malu e Udon, hanno tra gli undici e i ventidue mesi, e devono superare ora un corso di addestramento di sei mesi prima di entrare in servizio insieme ai loro conduttori.
A cura di Simone Gorla
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Assenzio (detto Zio), Bobo, Malu e Udon. Si chiamano così i quattro pastori tedeschi che sono entrati nella squadra dei cinofili della polizia locale di Milano. I cani hanno preso servizio da qualche mese insieme ai loro allievi conduttori e sono in fase di addestramento. Presto andranno ad aggiungersi alle altre sei unità già operative.

Milano, arruolati quattro cani antidroga: ecco come vengono addestrati

L’addestramento di una unità antidroga avviene presso la scuola addestramento unità cinofile della polizia locale di Milano. Il corso ha una durata di almeno sei mesi durante i quali, sotto la regia dell’istruttore cinofilo, conduttore e cane imparano insieme. L’addestramento del cane si basa sull’enfatizzazione di alcuni istinti naturali come l’attitudine al gioco, che nel linguaggio canino si concretizza con una fase della pulsione predatoria. Lo scopo è quello di indurre il cane a dedicarsi alla ricerca con interesse, non considerando l’attività un lavoro o una costrizione, ma un divertimento.

Le caratteristiche dei cani antidroga selezionati dalla polizia locale

I quattro pastori tedeschi che entrano nella squadra della polizia locale hanno tra gli 11 e i 22 mesi e sono stati scelti dopo una lunga selezione tra altri 67 candidati provenienti da genealogie ‘da lavoro’. Fino agli 11 mesi i cuccioli non mostrano chiaramente le caratteristiche comportamentali e fisiologiche che possono risultare non idonee al lavoro. Quali sono le caratteristiche di un buon cane antidroga? Deve essere un animale socievole, curioso, di indole non aggressiva, di alta tempra e avere le capacità di sopportare le sollecitazioni negative prodotte dall’ambiente urbano e umano in cui si trova a operare.

La vita media operativa di un cane antidroga è di circa 8 anni, dopo i quali va in pensione e, nella maggioranza dei casi, viene ritirato dal suo conduttore oppure, quando questo non fosse possibile, viene affidato a famiglie selezionate che se ne possano prendere cura.

“Con queste nuove ‘reclute’ – ha spiegato Anna Scavuzzo, vicesindaco e assessore alla Sicurezza – rafforziamo il nucleo cinofili della Polizia locale e potenziamo il controllo del territorio. I cani di questo nucleo hanno permesso di sequestrare oltre una tonnellata di sostanze stupefacenti negli ultimi due anni”.

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