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I pm chiedono il rinvio a giudizio per Severino Antinori

La procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio per Severino Antinori, il noto ginecologo arrestato lo scorso 13 maggio dai Nas. Rapina di ovociti e del cellulare della ragazza, sequestro di persona, lesioni e estorsione, le accuse.
A cura di Enrico Tata
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I pm della Procura di Milano hanno chiesto il rinvio a giudizio per Severino Antinori, il noto ginecologo arrestato lo scorso 13 maggio dai Nas. Se il gip accoglierà la richiesta dei procuratori, il medico andrà a processo e dovrà rispondere dell'accusa di aver prelevato con la forza otto ovuli a una infermiera spagnola. Rapina di ovociti e del cellulare della ragazza, sequestro di persona, lesioni e estorsione, i reati che vengono contestati al medico abruzzese. Il pm Maura Ripamonti, titolare dell'indagine insieme al procuratore aggiunto Nunzia Gatto, ha chiesto il processo anche per le due segretarie di Antinori, Marilena Muzzolini e Bruna Balduzzi, per l'anestesista, Antonino Marcianò, e per Gianna Carabetta. Quest'ultima indagata è coinvolta, insieme ad Antinori, in una presunta estorsione ai danni di una donna che si era sottoposta alla fecondazione assistita.

Nel frattempo, in attesa del pronunciamento del gip, Antinori resterà agli arresti domiciliari. Così ha stabilito il tribunale del riesame nei giorni scorsi. Questo perché, oltre ai pericoli di inquinamento delle prove e di reiterazione del reato, secondo i giudici c'è il rischio che il ginecologo fugga all'estero. Inoltre i magistrati hanno parlato del medico in termini di "personalità non affidabile e violenta".

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