“I gay sono malati”. Anche Maroni partecipa alla kermesse omofoba
Al convegno di "Chaire", l'associazione che promuove la teoria che l’omosessualità sia una malattia da curare, parteciperà anche il presidente della regione Lombardia Roberto Maroni. Anzi, sarà lui a chiudere la kermesse omofoba contro la quale si sono scagliati i rappresentanti di Arcigay e alcune file della Sinistra. Insieme con un altro gruppo tradizionalista "Alleanza Cattolica" i sostenitori delle cure per l'omosessualità si incontreranno nella Giornata per la famiglia, il 17 gennaio, nell’auditorium Testori, nel Pirellone. Il titolo del seminario, al quale interverranno anche la giornalista Costanza Miriano, autrice del libro "Sposati e sii sottomessa", l’ex deputato del Pd Mario Adinolfi è “Difendere la famiglia per difendere la comunità”. A protestare davanti alla sede della Regione ci saranno i Giovani democratici e una delegazione di Sinistra Ecologia e Libertà.
Ad infiammare la polemica sull'iniziativa anche l'associazione con Expo 2015. Sul manifesto del convegno appare infatti in bella vista il logo dell'evento. «Cosa c’entra con Expo questo evento? Quella della Regione è una deriva omofoba che ci preoccupa e ci chiediamo chi ha permesso l’utilizzo del logo dell’esposizione», spiega al quotidiano Repubblica Fabio Galantucci dell’Arcigay. La condanna arriva anche dal Pd:«È sconcertante — commenta il consigliere comunale Ruggero Gabbai — perché oltre a negare l’evidenza dei fatti e dell’evoluzione della società, ci si ostina a sostenere e propagandare tesi oscurantiste e omofobe. L’Expo, che si appresta ad essere la vetrina d’Italia e di Milano nel mondo, non può e non deve essere associata a iniziative che promuovono una cultura superata». In difesa dell'iniziativa insorge il capogruppo della Lega al Pirellone Massimiliano Romeo che spiega: «Non c’è niente di male a parlare di difesa della famiglia. E chi protesta non sa che tutti i convegni organizzati dalla Regione devono per convenzione portare il logo Expo».