Giovani e lavoro, in Lombardia è boom di apprendisti: 2.600 nel 2016
La formazione professionale dei giovani in Lombardia è in salute. Questa è la fotografia che emerge dagli "Stati generali della formazione professionale lombarda" che si sono tenuti oggi, 17 febbraio, presso l'auditorium Testori di Palazzo Lombardia. "Lavorare per imparare" è stato il messaggio con il quale l'assessore regionale all'Istruzione, formazione e lavoro, Valentina Aprea, ha aperto i lavori della giornata. Un'occasione per presentare all'Italia il "modello Lombardia", un sistema vincente che punta all’inserimento precoce dei giovani nel mondo del lavoro grazie all’alleanza tra istituzioni formative e imprese a vantaggio dell'occupazione.
Alla presenza, tra gli altri, dei sottosegretari Gabriele Toccafondi (ministero dell'Istruzione) e Luigi Bobba (Ministero del Lavoro), nonché dell'assessore all'Istruzione della Regione Liguria, Ilaria Cavo, sono stati presentati alcuni dei risultati ottenuti in Regione nell'ambito delle politiche attive per il lavoro dei giovani. In generale l'assessore Aprea rivendica, a nome della giunta, il fatto che in Lombardia si riesca a garantire ai giovani la possibilità di crescere con un percorso tecnico professionale di pari dignità di quello universitario grazie a una rete integrata di operatori pubblici e privati accreditati, pilastro fondamentale del modello lombardo.
Il tutto grazie alla piena attuazione della Legge 30/2015: "Oggi siamo capaci di assicurare ai giovani l'ingresso nel mondo del lavoro, non trascurando aspetti altrettanto importanti come l'innovazione, la digitalizzazione e l'internazionalizzazione. Si è consolidato – ha affermato l’assessore Aprea – un circolo virtuoso di incrocio fra domanda e offerta che ha portato oltre 13mila studenti a scegliere percorsi IePF (Istruzione e Formazione Professionale) per l'anno scolastico 2017/2018".
La collaborazione tra istituti professionali e mondo del lavoro ha avviato un meccanismo in grado di portare gli enti di formazione lombardi ad avere il proprio focus nella formazione ai mestieri, rispondendo al fabbisogno del mercato del lavoro e quindi alle dinamiche territoriali imprenditoriali ed economiche.
Aumenta il numero di apprendisti: da 110 a 2.600
"Il dato più significativo – ha sottolineato l'assessore Aprea – e in controtendenza rispetto al dato nazionale, è stato l’incremento degli apprendisti che è passato dai 110 del 2013 ai 2.600 del 2016". Rafforzata anche il meccanismo di alternanza scuola/lavoro, che rappresenta tra il 15 e il 50 per cento del monte ora complessivo del percorso triennale di qualifica. Alla formazione degli apprendisti è destinata una quota complessiva non inferiore al 5 per cento delle risorse complessive: "Alla fine dello scorso anno scolastico 21.892 ragazzi hanno completato questi percorsi. In particolare 14.794 si sono qualificati e 7.098 si sono diplomati. Nel 2012/2013 erano 13.724", ha concluso Aprea.
Proprio i tanti giovani apprendisti sono stati i veri protagonisti della giornata, durante la quale hanno avuto modo di mostrare a livello pratico quello che hanno imparato in azienda e studiato a scuola.