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Giallo dell’operaio scomparso a Milano, chiesta archiviazione per il suo capo: “Corpo mai trovato”

La Procura di Milano ha chiesto l’archiviazione per Daniele Carparelli, imprenditore milanese indagato per la scomparsa di Abdou Abdou Akl, detto Magdi, operaio di 60 anni egiziano sparito nel nulla due anni fa dopo essere andato al lavoro. Gli inquirenti avevano ipotizzato un omicidio scaturito dai litigi tra datore di lavoro e dipendente per il trattamento di fine rapporto. Il corpo dell’uomo non è mai stato trovato e mancano quindi gli elementi per arrivare al processo.
A cura di Simone Gorla
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Magdi Akl, 60 anni.
Magdi Akl, 60 anni.

Non c'è nessuna certezza che Abdou Abdou Akl, detto Magdi, operaio 60enne egiziano sparito nel nulla due anni fa, sia morto. Il suo corpo non è mai stato trovato e quindi mancano gli elementi per portare a processo il datore di lavoro. Per questo la Procura di Milano ha chiesto l'archiviazione dell'accusa di omicidio contestata a Daniele Carparelli, a capo col padre di un'azienda ortofrutticola e indagato per la scomparsa del lavoratore.

Operaio scomparso: chiesta l'archiviazione per il datore di lavoro

Carparelli, 40 anni, aveva spiegato ai pubblici ministeri Leonardo Lesti e Paolo Filippini, titolari dell'inchiesta condotta dalla squadra mobile che il giorno della scomparsa, il 2 agosto 2017, non era presente: "Non so nulla di quel che è accaduto nel capannone. Io quel pomeriggio me ne sono andato dall'ufficio alle sei", aveva affermato. Secondo le indagini, l'operaio quel giorno era rimasto al lavoro nella ditta, in zona Corvetto a Milano, fino alle 19.30, orario in cui aveva firmato un atto. Oltre a lui, in base ai primi accertamenti, c'era anche Carparelli: i tabulati telefonici lo avevano localizzato là fino alle 20.05. Dopo di che il suo telefonino era risultato spento e, infine, l'indagato alle 22 avrebbe fatto da casa una chiamata dal telefono fisso, altro elemento che aveva alimentato i sospetti. Lui si era giustificato spiegando che il suo telefono funzionava male. Il 60enne stava per partire per le vacanze estive, durante le quali sarebbe tornato dalla sua famiglia, la moglie e due figli, in Egitto. Il 5 agosto era arrivata la denuncia di scomparsa del cognato ai poliziotti del commissariato Mecenate.

L'ipotesi era l'omicidio dopo un litigio sul tfr del lavoratore

L'ipotesi degli inquirenti era quella di un omicidio provocato dai litigi tra datore di lavoro e operaio, che voleva tornare in Egitto dalla famiglia e avrebbe chiesto i 100mila euro del trattamento di fine rapporto, somma che l'imprenditore non voleva riconoscere. Movente che la difesa ha giudicato non credibile, poiché gli avvocati dei due stavano tentando di raggiungere un accordo su quel tfr. I pm hanno deciso di chiedere l'archiviazione perché non ci sono elementi che reggerebbero in un processo.

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