Gay Pride, patrocinio della Regione Lombardia passa con il voto di Cecchetti della Lega
Il Milano Pride, la settimana di appuntamenti e manifestazioni promosse dalla galassia delle associazioni Lgbtq dal 22 al 28 giugno prossimi, sarà patrocinato dall'ufficio di presidenza della Regione Lombardia. Il provvedimento è passato grazie al voto dell'esponente leghista Fabrizio Checchetti, vicepresidente del Consiglio, che ha votato assieme ai rappresentanti dell'opposizione del Pd e del M5S. La Lega Nord prende però le distanze e censura il voto di Cecchetti che, secondo il capogruppo al Pirellone Massimiliano Romeo, "ha espresso una posizione propria e del tutto personale", posizione mai concordata con il partito dato che la Lega è invece contraria alla manifestazione, definita come "una inutile ostentazione del proprio orientamento sessuale".
Ma Cecchetti non sembra voler fare autocritica e difende il suo voto: "I diritti non si misurano. Se c’è una fetta di società che reclama attenzione è compito del legislatore anche ascoltare ed eventualmente poi normare quello che il tempo e i costumi hanno modificato e cambiato". "Stiamo parlando – ha sottolineato l'esponente leghista – di un patrocinio gratuito concesso ad un evento organizzato da cittadini che reclamano dei diritti. Cittadini lombardi, come tutti gli altri, per i quali le istituzioni non possono voltare la testa dall’altra parte solo perché esprimono una sessualità diversa. E il Consiglio regionale, cioè quell’espressione parlamentare che per antonomasia racchiude le sensibilità di tutti i settori della società, anche Lgbt, deve dare ascolto e attenzione a tutti i cittadini della Lombardia".
Ironico l'ex presidente della Regione Roberto Formigoni, oggi senatore dell'Ncd, che su Twitter commenta così attaccando Salvini: "La Lega in Lombardia sostiene il gay-pride e sbugiarda Matteo Salvini, che dice che la Lega difende la famiglia. In che film, Salvini?".