Garbagnate, trovati resti di un cranio: forse quello di Marilena Re, uccisa dal vicino di casa
In un campo di Garbagnate Milanese è stato trovato un sacchetto con resti di ossa di cranio. Gli esami scientifici devono essere ancora effettuati, ma potrebbe trattarsi della testa di Marilena Rosa Re, la promoter di 58 anni uccisa dal suo ex vicino di casa Vito Clericò, 64 anni, residente proprio a Garbagnate Milanese. E' stato lui a indicare agli investigatori il punto dove scavare per recuperare il corpo della donna e poi, qualche giorno dopo, ha confessato il delitto. Agli inquirenti ha raccontato di aver ucciso Marilena da solo, con alcuni attrezzi per il suo orto, e di averla poi decapitata. Il corpo lo ha seppellito vicino casa, mentre la testa sarebbe stata gettata in un cassonetto dell'immondizia.
Così recita una nota diffusa dai carabinieiri del comando provinciale di Varese: "Nel corso degli accertamenti finalizzati al reperimento di ulteriori elementi investigativi nel procedimento in cui è indagato il sessantaquattrenne che dall'11 settembre scorso è detenuto presso il carcere di Busto Arsizio con l'accusa di omicidio e occultamento del cadavere di Marilena Re, la promoter di Castellanza scomparsa il 30 luglio di quest'anno- così la nota stampa diffusa in serata – i carabinieri del Comando Provinciale di Varese hanno rinvenuto un sacchetto contenente presumibili resti umani in un area campestre di Garbagnate Milanese".
Omicidio di Marilena Rosa Re, si cerca ancora il movente
Secondo i legali di Clericò il loro assistito "non ha chiarito ancora le modalità con cui la donna sarebbe stata uccisa, la sua versione è ancora lacunosa. La svolta è arrivata quando il sangue è stato trovato sui suoi pantaloni, e lui ha rivelato dove si trovava il corpo. Quindi attendiamo questi esiti". Avrebbe gettato la testa della donna in un cassonetto dei rifiuti, "ma non ricordava bene in quale. Dice di averla uccisa con armi che aveva nell'orto, ma che poi le avrebbe anche queste abbandonate davanti al cassonetto dei rifiuti". Sconosciuto resta per il momento il movente dell'omicidio.