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Gallera su inchiesta Bergamo: “Noi trasparenti: giusto che i pm sentano Conte”

L’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera ritiene giusto che “i magistrati raccolgano anche la versione del governo: è la corretta prosecuzione di un’indagine in corso”. Il riferimento è all’audizione del premier Conte dinanzi ai pm in merito all’inchiesta portata avanti dai giudici di Bergamo riguardo quanto avvenne nella provincia dopo i primi casi di Coronavirus registrati in zona, con particolare attenzione verso la decisione di non istituire la zona rossa ad Alzano e Nembro.
A cura di Chiara Ammendola
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Giulio Gallera, assessore al welfare di Regione Lombardia
Giulio Gallera, assessore al welfare di Regione Lombardia

"Giusto i magistrati raccolgano anche la versione del governo, è la corretta prosecuzione di un'indagine in corso", così l'assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera ha commentato l'inchiesta della procura di Bergamo sulle criticità della gestione Covid e in particolare la mancata zona rossa ad Alzano Lombardo e Nembro. I pm di Bergamo ascolteranno il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che si è detto sereno, come persona informata sui fatti: dopo di lui verranno ascoltati il ministro della Salute, Roberto Speranza, e quello dell’Interno, Luciana Lamorgese.

Numeri decessi Bergamo? Sempre comunicati in prefettura

Gallera ha commentato nella lunga intervista rilasciata a LaStampa anche le accuse del sindaco di Bergamo, Giorgio Gori in merito alla presunta decisione di Regione Lombardia non comunicare più ai comuni i dati dei decessi: "Assolutamente no. Da parte nostra c'è sempre stata massima trasparenza. Nel tempo le Ats si sono organizzate in maniera diversa. Ma i numeri sono sempre stati comunicati". Anzi, Gallera ha aggiunto che "i dati vengono trasmessi alla prefettura, poi il prefetto li distribuisce ai Comuni" e "i metodi che abbiamo studiatosi modulano a seconda del territorio, ma non viene mai meno la trasparenza". Secondo l'assessore regionale, dunque, "nessun altro sindaco della Lombardia si è lamentato, a parte il fatto che se ci sia un decesso i Comuni lo sanno prima di noi. I dati vengono trasmessi anche al ministero: la comunicazione segue meccanismi precisi".

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