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Covid 19

Fontana su Fase 2: “Pronti a intervenire subito se risalgono i contagi”

Il presidente della regione Lombardia Attilio Fontana ha parlato della Fase 2 e degli interventi necessari alla ripartenza che riguardano trasporti, famiglie e bambini e anche chiese e messe. Secondo il governatore sarà necessario continuare ad attenersi alle regole altrimenti si rischia di dover fare un passo indietro: “Ma se le cose andranno bene potremo pensare anche già a una Fase 3 – ha spiegato Fontana – per questo ho bisogno dell’aiuto di tutti i cittadini”.
A cura di Chiara Ammendola
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"Le decisioni spettano al Governo ma se nel monitoraggio continuo assistiamo ad una ricrescita del contagio gli interventi saranno immediati", così il presidente della regione Lombardia Attilio Fontana in merito alla Fase 2 e alle nuove misure che i lombardo dovranno affrontare nelle prossime settimane.

Se rispettiamo le regole presto avremo Fase 3

"Confido nel fatto che se verranno rispettate tutte le misure e le precauzione che stiamo prevedendo e che anche il governo ha previsto – ha aggiunto – credo si possa convivere con il virus senza aggravare la situazione". Il governatore lombardo, intervenuto a Radio Lombardia, ha parlato della nuova normalità, alla quale si dovrà fare l'abitudine per molto tempo e che comporterà delle rinunce che comunque saranno minori rispetto a quelle fatte finora nella Fase 1: "Se i cittadini continueranno con questo impegno, credo che ci sarà presto anche la Fase 3 in cui il virus scompare e speriamo arrivino vaccini per cui potremo risolvere problema".

La lettera a Conte: Dia il via libera alle celebrazioni religiose

La Lombardia, ha fatto sapere Fontana, sta lavorando su più fronti di intervento e tra questi vi è anche quello relativo alle messe e ai fedeli: nel pomeriggio infatti il governatore ha inviato una lettera al premier Conte con una serie di proposte avanzate a Regione Lombardia dall'Arcidiocesi di Milano, per chiedere il via libera alle celebrazioni religiose. "Una missiva che contiene una serie di suggerimenti condivisi anche con le autorità sanitarie", spiega la Regione in un comunicato.

Servono interventi immediati a sostegno delle famiglie

Un altro tema importante è quello delle famiglie e dei bambini di fatto quasi dimenticati dal Governo nel nuovo dpcm dinanzi alla chiusura definitiva delle scuole: "Se entrambi genitori vanno a lavorare, non essendo aperti asili e scuole hanno bisogno di trovare qualcuno che stia con loro: ho fatto una serie di proposte al presidente Conte – ha spiegato Fontana – la prima risposta che ho letto oggi è che i campi estivi, che erano stati esclusi in un primo momento dal governo ora pare vengano presi in considerazione". Secondo Fontana quella dei campi estivi può essere una strada, così come prevedere un congedo parentale che sia sostenuto economicamente dal governo, integrando lo stipendio che il genitore non può incassare: "Il 4 maggio si sta avvicinando e dobbiamo prendere capire quali proposte poter attuare per sostenere le famiglie".

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