Fontana: “L’ospedale in Fiera rimarrà: lo rifarei ancora e con più entusiasmo”
"Intendiamo conservare questo ospedale come un importante punto di riferimento, lo rifarei con ancora più entusiasmo e credo sia stata la scelta migliore", così il presidente della regione Lombardia Attilio Fontana in merito alla realizzazione dell'ospedale in Fiera Milano, nuovamente al centro delle polemiche dopo le dichiarazioni del dottor Antonio Pesenti. Intervistato da Fanpage.it il primario di Anestesia e rianimazione del Policlinico di Milano e responsabile dell'Unità di crisi della Regione Lombardia per le terapie intensive aveva ipotizzato una chiusura imminente della struttura ospedaliera. Secondo il governatore lombardo Pesenti avrebbe detto una cosa completamente diversa "che poi è stata strumentalizzata".
Le accuse a Fanpage: Le parole del dottor Pesenti sono state strumentalizzate
Il governo "ha previsto che nelle singole regioni vengano implementati i numeri dei letti di rianimazione e che vengano realizzati degli ospedali Covid, che si crei una rete a garanzia di un eventuale ritorno di questa epidemia, o di altre situazioni preoccupanti. È importante perchè dobbiamo aumentare i letti in rianimazione visto che siamo troppo lontani dalle nazioni come la Germania. La prova sta nel fatto che in Emilia Romagna e nelle Marche si stanno già realizzando delle situazioni analoghe alla nostra e lo stesso succede a Berlino dove si e' realizzata una struttura che e' pari pari quella che abbiamo realizzato noi in Fiera". Dunque quello in Fiera secondo Fontana sarebbe il primo di una serie di strutture di cui necessita il Paese per gestire un eventuale ritorno della pandemia.
Contagi e decessi in aumento, Fontana: La curva sta scendendo
In merito ai dati dei contagi e dei decessi di ieri in Lombardia che hanno registrato un aumento sia dei contagi che dei decessi Fontana ha precisato: "Io mi affido a quello che dicono i tecnici che ribadiscono che la curva sta comunque scendendo, una curva che va nella direzione auspicata quindi siamo moderatamente ottimisti, pur con l'attenzione che è dovuta a una situazione non ancora conclusa la guardiamo con ottimismo".
Tempistiche lente su test sierologici? Noi seri e rispettosi indicazioni Iss Milano
Il presidente della regione Lombardia ha poi motivato l'apertura ai test sierologici anche ai privati in ritardo rispetto ad altre regioni spiegando che non si è trattato di tempistiche lente: "Queste sono le tempistiche di chi è serio e rispetta le indicazioni del ministero e dell'Istituto Superiore di Sanità – le parole di Fontana – tutti parlano ma nessuno guarda con attenzione i documenti – ha aggiunto Fontana – i documenti dell'Iss dicono che i test sierologici hanno una valenza soltanto ai fini epidemiologici non servono a nulla ai fini diagnostici". "Se vogliamo comportarci in modo serio, si cerca di spiegare ai cittadini queste cose, di far capire a cosa servano e l'inutilità di questi test per le persone singole che non rappresentano una categoria o un territorio e che non riceveranno da questi risultati nessuna risposta che può essere utile per il singolo", ha concluso Fontana.