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Fontana: “Dato sugli zero decessi in Lombardia da prendere con le pinze”

Il presidente della Lombardia Attilio Fontana e l’assessore al Welfare Giulio Gallera commentano il dato sugli zero decessi registrati ieri in regione. Entrambi concordano sul non lasciarsi prendere dall’entusiasmo poiché “la domenica è un giorno durante il quale la comunicazione non è sempre precisa e perfetta, a volte arrivano in ritardo”, e perché anche fosse vero, non possiamo aspettarci che “i morti siano finiti”.
A cura di Filippo M. Capra
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Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana ha commentato l'attuale trend di contagio da Coronavirus nella regione, dichiarando che "la cosa che mi rasserena è il numero, che sta diminuendo". Il governatore lombardo ha poi inevitabilmente parlato degli zero decessi registrati ieri, domenica 24 maggio, in Lombardia: "Questo è un dato che andrà preso con le pinze – ha detto -, nel senso che purtroppo la domenica è un giorno durante il quale la comunicazione non è sempre precisa e perfetta, a volte arrivano in ritardo". Qualora fosse comunque un dato reale, sarebbe "molto positivo", continua Fontana che però invita tutti a non illudersi "che sia finita".

Gallera gli fa eco: No a facili entusiasmi

Ai microfoni di Rtl 102.5, il presidente lombardo però si smentisce subito dopo asserendo che "ieri sicuramente ci sono stati zero decessi", ribadendo che non è possibile pensare che "adesso sia finito il numero di morti". Fontana è poi tornato sul tema della movida che ha destato particolari preoccupazioni e rabbia tra i sindaci lombardi: "Non voglio distribuire troppo entusiasmo perché negli ultimi giorni abbiamo assistito ad assembramenti che sono un po' preoccupanti", ha detto. A fare da eco alle parole di Fontana, anche le dichiarazioni dell'assessore al Welfare Giulio Gallera: "Il dato degli zero decessi in Lombardia è da guardare con prudenza", ha detto a Mattino Cinque, ricordando che "è successo all'inizio di ogni mese che arrivano anche un centinaio di decessi legati alle anagrafi dei Comuni che non vengono aggiornate quotidianamente". Sul calcolo, poi, potrebbe aver pesato anche il giorno della settimana, la domenica, durante il quale il numero dei dati processati è tendenzialmente sempre minore. Anche Gallera, comunque, invita a non essere troppo euforici per timore di essere smentiti dalle nuove registrazioni.

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