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Covid 19

Focolai di coronavirus in cinque macelli nel Mantovano, ultimo caso un salumificio di Viadana

Focolai di coronavirus sono stati individuati negli ultimi giorni in cinque aziende denella provincia di Mantova. L’ultimo allarme dell’Ats Valpadana ha riguardato il salumificio Fratelli Montagnini di Viadana, dove i tamponi hanno permesso di accertare 5 casi. In totale 68 lavoratori risultano positivi, quasi tutti asintomatici o con sintomi lievi.
A cura di Simone Gorla
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Aumentano i focolai di coronavirus nelle aziende della provincia di Mantova. Sono cinque le attività produttive, tra macelli e salumifici, in cui si è sviluppato il contagio. In totale 68 lavoratori risultano positivi, quasi tutti asintomatici o con sintomi lievi. Due sono in ospedale in condizioni non considerate gravi.

Nuovi focolai di covid nel Mantovano

L'ultimo allarme dell'Ats Valpadana ha riguardato il salumificio Fratelli Montagnini di Viadana, dove sabato i medici delle Usca (Unità speciali di continuità assistenziale) dopo che un dipendente era stato ricoverato in ospedale con febbre alta. Sono 26 i dipendenti sottoposti a tampone. L'esito dello screening ha consentito di scoprire 5 positivi, tra cui 3 dipendenti di una cooperativa che lavorano nel salumificio. L'Ats ha predisposto ieri la chiusura del macello in vista della sanificazione.

Segnalati casi in cinque salumifici tra Viadana e Dosolo

Le cinque aziende segnalate come focolai di covid-19 sono il salumificio Gardani (11 casi di positività tra i dipendenti), il macello Ghinzelli (41 casi), il salumificio Rosa (6 casi) e il salumificio Fratelli Montagnini (5), tutti a Viadana, e il macello Martelli di Dosolo (5 casi). Un migliaio i tamponi eseguiti su personale delle aziende, contatti e parenti.

Controlli su distanziamento e misure di sicurezza

I tecnici della Ats hanno verificato anche il rispetto dei protocolli di sicurezza: stando a quanto riporta l'Ansa, non risulterebbero violazioni. Il prefetto di Mantova Carolina Bellantoni, nell'ultima riunione del Comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza, ha chiesto alle forze dell'ordine di intensificare l'attività di vigilanza e di controllo sull'attuazione delle misure di isolamento, invitando i sindaci ad attivare i presidi necessari per assistere le persone in quarantena. Il bollettino di sabato 4 luglio in Lombardia segnalava 95 i nuovi positivi (di cui 32 a seguito di test sierologico e 21 debolmente positivi) e 16 decessi.

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