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Fingevano di rapire bambini, ma intanto derubavano le madri: fermati due nomadi

Un piano calcolato nei minimi dettagli. Tre uomini prendevano di mira le mamme in attesa dei propri figli davanti all’asilo di via Cretese, a Quarto Oggiaro: due si avvicinavano di soppiatto ai passeggini dei bambini, facendo intendere alle donne di volerli rapire, mentre un terzo scippava le loro borse. Due dei tre malviventi sono stati arrestati dopo la denuncia di alcune mamme.
A cura di Federica Gullace
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Sono stati fermati lo scorso venerdì mattina due nomadi che, nei pressi dell’asilo nido di via Cretese, a Quarto Oggiaro, derubavano le madri in attesa dei propri figli all’uscita dalla scuola. Un piano calcolato nei minimi dettagli: i due uomini, con l'aiuto di un complice, nei giorni di pioggia si avvicinavano di soppiatto ai passeggini dei bambini, facendo intendere alle donne di volerli rapire, ma in realtà con l’obiettivo di distrarle. Mentre due simulavano il rapimento, il terzo complice arrivava alle spalle delle mamme, impacciate anche per via degli ombrelli, scippava le loro borse e infine fuggiva in bicicletta verso il campo nomadi lì vicino, a poche centinaia di metri da via Cretese, assieme agli altri due che si erano già incamminati. Una trovata tanto ingegnosa quanto cinica, ideata sfruttando uno dei luoghi comuni più diffusi sui rom – "rubano i bambini" – e la paura maggiore per una mamma: perdere il proprio figlio.

Due nomadi fermati dopo la denuncia di una donna

Come si legge su Repubblica, è stato un episodio in particolare a fare avviare le indagini: lo scorso ottobre, infatti, una donna era stata aggredita e rapinata mentre reggeva la figlia tra le braccia, sempre all’uscita dell’asilo, e aveva poi denunciato il tutto alle forze dell’ordine. Questo e altri due episodi, denunciati dalle mamme della zona, hanno spinto le forze dell'ordine a intervenire. Gli agenti del commissariato di Quarto Oggiaro, diretto da Antonio D'Urso, a seguito di diversi sopralluoghi nel campo nomadi sono quindi riusciti a risalire a due dei tre delinquenti. Si tratta di un minorenne, che è stato denunciato, e di Michael Stepich Hudorovich, un 26enne già noto ai militari poiché ufficialmente ai domiciliari. Proprio a casa di quest'ultimo è stata trovata gran parte del bottino rubato.

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