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Tiziana Pavani uccisa con una bottiglia: poi il suo assassino è andato a giocare alle slot

Fermato un uomo di 32 anni: ha confessato di aver ucciso Tiziana Pavani, la segretaria di 55 anni trovata in un lago di sangue nel suo appartamento a Milano, in zona Baggio, lo scorso giovedì sera. Il movente sarebbe un prestito non restituito: dopo il delitto l’uomo ha prelevato soldi dal conto della vittima, usati per giocare alle slot e a “gratta e vinci”.
A cura di Valerio Renzi
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L'omicida di Tiziana Pavani mentre preleva del denaro dal conto della vittima dopo il delitto
L'omicida di Tiziana Pavani mentre preleva del denaro dal conto della vittima dopo il delitto

L'assassino di Tiziana Pavani, la donna di 55 anni trovata senza vita nella sua abitazione in via Bagarotti 44 a Baggio, Milano, ora ha un nome. Si tratta del 32enne Luca Raimondo Marcarelli, con un impiego saltuario in una cooperativa di pulizie e senza precedenti penali. L'uomo, che ha problemi di tossicodipendenza, conosceva Tiziana: tra i due c'era una relazione occasionale nata qualche anno fa su una chat di incontri. Marcarelli ha confessato nella notte davanti al pubblico ministero Letizia Mannella e agli agenti della Mobile della questura, diretti da Lorenzo Bucossi.

Il corpo della donna, segretaria in un asilo nido, era stato ritrovato scorso giovedì sera, stesa in un lago di sangue nel suo letto, la manopola del gas pericolosamente aperta. Proprio l'odore del gas aveva allarmato una vicina che aveva allertato le forze dell'ordine. Subito le indagini si sono concentrate nella sfera delle relazioni personali della donna, separata da tempo dal marito, al momento del delitto in vacanza e quindi escluso subito dalla lista dei sospettati. La donna aveva aperto spontaneamente la porta, segno che conosceva il suo assassino. La sera stessa del ritrovamento del corpo gli agenti della Squadra mobile avevano perquisito la casa di un conoscente alla ricerca di indizi.

Dopo l'omicidio l'assassino è andato a giocare alle slot machine

Il fermato ha reso piena confessione, raccontando le modalità dell'omicidio: "Avevo il cervello in pappa", avrebbe detto. Dopo aver visto Tiziana, preoccupato secondo quanto detto da un prestito di oltre duemila euro che aveva paura di non vedere tornare, ha ucciso la donna a colpi di bottiglia dopo essersi tolto i vestiti per non sporcarsi. Poi ha preso il bancomat e i due telefoni cellulari della vittima: proprio nelle chat e nei messaggi starebbero gli indizi decisivi che hanno portato a lui. Il movente dell'omicidio sarebbe dunque di natura economica. Dopo il delitto il 32enne ha lasciato aperto il gas, con l'intenzione di provocare un'esplosione che avrebbe cancellato i segni della sua presenza. Poi si è recato a un bancomat per prelevare 500 euro dal conto di Tiziana, come testimoniato da una telecamera di sorveglianza: soldi che ha speso in slot machine, birra e "gratta e vinci".

Scavuzzo: "Dolore e rabbia per l'ennesimo femminicidio"

Dopo la notizia del fermo e della confessione dell'assassino di Tiziana Pavani è arrivato il commento del vicesindaco di Milano Anna Scavuzzo: "È con grande dolore ma anche con grande rabbia che apprendiamo della svolta nelle indagini per l'omicidio di Tiziana Pavani. Ancora una volta una donna è stata uccisa da chi aveva vicino. Ancora una volta una relazione sentimentale si è trasformata in violenza di genere. L'ennesimo caso di femminicidio che oggi ci colpisce ancora più profondamente, dato che la vittima era una nostra collega, una dipendente del Comune di Milano molto stimata ed apprezzata da tutto il personale della scuola dell'infanzia in cui per anni ha lavorato con impegno e dedizione".

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