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Fedez fa causa contro la vendita di gadget a suo nome: il tribunale di Milano gli dà torto

La procura di Milano ha chiesto l’archiviazione del procedimento intentato da Fedez contro il titolare di una società che produce e vende gadget. Secondo il rapper la società avrebbe continuato a vendere cappellini e magliette col nome del cantante anche dopo la scadenza del contratto. Il pm ha però accolto le tesi del titolare della società, dando torto al rapper.
A cura di F.L.
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Il tribunale di Milano dà torto a Fedez. Il rapper aveva iniziato una battaglia legale sulla vendita a suo dire irregolare di cappellini e magliette col nome dell'artista da parte di una società di merchandise. Come riporta il quotidiano "La Repubblica", il pubblico ministero Maria Letizia Mocciaro ha però chiesto al giudice per le indagini preliminari di archiviare il procedimento fatto aprire dal rapper contro il titolare della società Meds Sas, che aveva disegnato e venduto gadget per il tour del 2013 di Fedez legato all'album "Sig. Brainwash – l'arte di accontentare". Secondo Fedez, la società avrebbe continuato a vendere cappellini e maglie anche dopo la scadenza del contratto, fissato al 30 novembre. Per il titolare dell'azienda non è però stato così: il grande successo dell'album ha portato a tre nuove date del tour che hanno difatti spostato di un mese la scadenza del contratto.

Fedez, per dimostrare le sue tesi, aveva anche spedito un amico in un negozio per comprare un cappellino legato al tour in un periodo successivo alla scadenza del contratto. L'amico del rapper, munito di telecamera nascosta, si era recato il 9 dicembre in un negozio in via Gian Giacomo Mora comprando effettivamente il gadget e filmando tutte le fasi dell'acquisto. Il video era stato allegato alla denuncia, ma non è servito al rapper per avere ragione. Ha prevalso infatti la tesi del titolare della Meds Sas, rappresentato dall'avvocato milanese Niccolò Vecchioni, che ha riportato la circostanza del prolungamento del tour reputata determinante per lo slittamento di un mese dei termini del contratto che riguardava il merchandise dell'artista.

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