Faccia a faccia Sala- Parisi: è scontro sulla case popolari
"Bisogna imporre la legalità e mandare via le persone dalle cose occupate. Il livello di case popolari è da terzo mondo in certi quartieri", è cominciato così con l'affondo del candidato di Centrodestra Parisi il confronto con lo sfidante al ballottaggio per la poltrona di sindaco durante il programma In mezzora, su Raitre. Intervistati da Lucia Annunziata i due hanno espresso le reciproche posizioni sulle casi popolari. Da canto suo Beppe Sala, si è difeso: "La Giunta Pisapia ha fatto più sgomberi di quella precedente – ha ricordato -La legalità non è un tema di sinistra o di destra, ma di buonsenso" ha rimarcato l'ex commissario di Expo: "Non ci sto a farmi dire che noi di sinistra siamo buoni". "Occorre che la legalità sia assicurata a tutti i livelli diffusi sul territorio". Quindi lotta ad "abusivismo commerciale, mafia, grande criminalità che è presente a Milano, e avere il polso fermo per poterlo fare" ha detto ancora Parisi. "La giunta? "Non dico nomi della squadra perché voglio proteggere la mia autonomia. Saranno persone di grande valore e qualità e credo che debbano essere sottratti alle polemiche elettorali"
Ballottaggio, l'ipotesi dell'appoggio dei Cinque Stelle
Sull'appoggio del Movimento Cinque stelle al ballottaggio del prossimo 19 maggio: "Se ci sono punti di incontro con gli elettori del Movimento Cinquestelle – ha detto – sono sul programma, che indubbiamente ha temi condivisi". Ha chiarito ancora Sala. "I voti del M5S? – detto invece il candidato di centrodestra Parisi. "Io devo innanzitutto rispettare le persone che mi hanno votato. Non farò strappi, non cambierò il mio programma, non farò appartamenti con partiti-medio piccoli. Crediamo di avere una tradizione di trasparenza e legalità e chi vota M5S penso sia mosso soprattutto dall'idea di essere molto attenti sui temi della legalità e dell'ambiente. Il nostro è un programma di governo ed è chiaro e lo dico anche per rispetto del M5S che è un movimento molto autonomo. Chi è dentro il Movimento non è in un regime ma c'è gente che può scegliere".
Parisi: "Mein Kampf ? Strumentalizzazione elettorale"
Infine, Stefano Parisi ha risposta alla domanda di Lucia Annunziata riguardo alla polemica sulla pubblicazione del Mein Kampf con il Giornale. "Tutti sanno che mia moglie è ebrea, le mie figlie sono ebree, e ho messo dei muri molto chiari sull'antisemitismo durante la campagna elettorale". "Io penso che l'iniziativa de ‘il Giornale sia un'iniziativa scellerata. C'è un grande rischio di antisemitismo in Europa e non va bene fare un'operazione come questa per vendere qualche copia in più. Ho condannato in modo chiaro e netto quello che è successo"."È molto grave che persone come il ministro Maria Elena Boschi affianchino la mia faccia a Hitler e dire che da parte nostra ci possono essere tentativi di prendere voti dei nazisti, che a Milano non ci sono, è una strumentalizzazione volgare in una campagna elettorale che finora era su un livello civile e racconta chi è il ministro Boschi che dovrebbe stare un po' più attenta e occuparsi di governo e riforme, e non delle campagne elettorali".