Expo, lo Zimbabwe ricorda il leone Cecil. Con una cena a base di coccodrillo
Una cena per commemorare un leone ucciso, con menu a base di coccodrillo. È quella organizzata dal consolato dello Zimbabwe a Milano, che si terrà all'Expo venerdì 31 luglio. La cena, riservata a 50 ospiti, come spiega l'invito ufficiale inviato alla stampa ha un nobile intento: ricordare Cecil, "il leone più amato dell'Africa, un animale protetto e oggetto di studi, ucciso per puro divertimento dallo statunitense Walter Palmer". Un episodio che in questi giorni ha avuto una eco planetaria: il dentista che ha ammesso di aver partecipato alla battuta di caccia – illegale – del leone, vero e proprio simbolo dello Zimbabwe, è stato sommerso dalle critiche non solo online, ma anche di fronte al suo studio dentistico nel Minnesota e rischia 15 anni di carcere.
Lo Zimbabwe ricorda il leone Cecil con una cena a base di coccodrillo
Il "caso Cecil" rischia anche di avere risvolti diplomatici. Proprio per questo, l'invito del consolato dello Zimbabwe è stato esteso anche al console generale degli Stati Uniti d'America, Philip T. Reeker, e al commissario generale del padiglione Usa Douglas T. Hickey: "Con la speranza – recita la nota – che facciano parte di questa amichevole cena per chiarire la sorte dell'assassino di Cecil, ora in Minnesota".
La nota stonata della cena, che si terrà presso il padiglione dello Zimbabwe, arriva però alla fine dell'invito, dove si può leggere il menu della serata: filetto di coda di coccodrillo, pizza con farina di baobab (Crocopizza), baobab drink. È vero che il coccodrillo, per quanto strano possa sembrare, è un alimento diffuso nel Paese africano, che lo ha tra l'altro da poco "sdoganato" proprio all'Expo, sotto forma di "Crocoburger". Ma forse, visto il tema della serata, sarebbe stato meglio optare per un menu diverso. Chissà cosa ne penseranno gli animalisti.