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Expo 2015, si cercano altri volontari per il Padiglione Europa: già 1300 candidati

Riapre il ‘Programma volontari’, bando di Expo per cercare giovani che lavorino, senza retribuzione, nei settori dell’accoglienza e del supporto dei visitatori durante i sei mesi dell’Esposizione nel Padiglione dell’Unione europea. Il vicecommissario dell’Ue Caratti: “Esperienza coinvolgente e formativa”.
A cura di Federica Gullace
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L’Esposizione universale apre un nuovo bando per cercare altri volontari da inserire in questo caso nel Padiglione Europa. Si tratta del cosiddetto "Programma volontari", che ha come scopo principale quello di permettere ai giovani, italiani e non, di attivarsi nell’accoglienza e supporto per i visitatori e i partecipanti provenienti da tutta Italia e da tutto il mondo, dando, come si legge sul sito di Expo, "un chiaro ed evidente messaggio e immagine di integrazione, universalità e solidarietà, trasferendo i valori e i contenuti del tema, attraverso un'opera di informazione e sensibilizzazione".

Oltre 1300 candidature spontanee

Così, dopo le oltre 1300 candidature spontanee delle scorse settimane a Ciessevi, Centro Servizi per il volontariato, sarà quest'ultimo ad analizzare i curriculum dando il via ai colloqui nei prossimi giorni. In caso di esito positivo, i ragazzi dovranno poi affrontare un periodo di orientamento, seguito da una formazione online, composta da quattro moduli multimediali e-learning "safety and security, volontariato e cittadinanza attiva, funzionamento dell'Unione Europea e funzionamento Padiglione Ue in Expo", interamente in lingua inglese. Insomma, un'esperienza da non sottovalutare secondo molti, ma per la quale sono necessari alcuni requisiti: non solo una propensione all'accoglienza e un'età compresa tra i 18 e i 30 anni, ma indispensabile soprattutto la residenza in un paese dell'Unione europea o aderente al programma Erasmus+, in possesso di un una buona conoscenza della lingua inglese, almeno livello B2 e con una discreta conoscenza della lingua italiana o di altre lingue. I ragazzi, saranno poi divisi in team e dovranno coprire 14 periodi di servizio di 13/14 giorni ciascuno, divisi in 3 turni quotidiani, per un totale di 5 ore e mezza di servizio al giorno. 

Il vicecommissario dell’Unione Europea a Expo 2015, Giancarlo Caratti, ha dichiarato: "I giovani sono al centro della partecipazione dell'Unione Europea a Expo 2015 il nostro obiettivo è di coinvolgere attivamente studenti di tutta Europa su un tema di rilievo globale quale la sicurezza alimentare. L'esperienza presso il Padiglione dell'Ue sarà coinvolgente, innanzitutto, ma anche di responsabilità e formativa per tutti i nostri giovani volontari".

Un impegno importante per i giovani

Anche Ivan Nissoli, presidente del Centro servizi per il volontariato della Città metropolitana di Milano, ha detto: "Queste ragazze e questi ragazzi sono volontari a tutti gli effetti e così vogliamo che vivano questa bella esperienza. Inoltre, se si conferma quanto abbiamo scoperto per il Programma volontari per Expo, cioè che questi cittadini volenterosi sono per buona parte persone che non hanno mai fatto volontariato prima di oggi, è nostro impegno far sì che diventino preziosa risorsa per la città e le sue associazioni una volta che Expo sarà concluso".

In concomitanza con il programma sono stati attivati diversi accordi strategici, nei quali diversi partner importanti si relazioneranno quotidianamente con il Programma e i rispettivi giovani che ne entreranno a far parte. Come il Comune di Rho, assieme agli istituti superiori del territorio, e l'Erasmus student network Italia, in prima linea nella promozione dei giovani all'estero e degli stranieri a Milano. Ma non solo: anche il Comitato scientifico per Expo si occuperà di promuovere e far conoscere il Programma nelle università milanesi. Sullo sfondo, naturalmente, resta la polemica contro il lavoro gratis, lanciata in rete per sottolineare l'incongruenza di una manifestazione prospettata come rilancio dell'economia nazionale ma nella quale 18.500 giovani e meno giovani si ritroveranno a lavorare senza retribuzione.

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