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Expo 2015: in arrivo “l’Ultima cena” virtuale a Palazzo delle Stelline

Torna per la seconda volta a Milano “The last Supper”, l’opera virtuale rappresentante l’Ultima Cena di Leonardo, rivisitata dall’artista Peter Greenaway. Questa volta sarà a Palazzo delle Stelline, per l’Expo.
A cura di Federica Gullace
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Proprio in occasione dell’Expo 2015 torna a grande richiesta, per la seconda volta a Milano, "l’Ultima cena" in una straordinaria versione virtuale, opera rivisitata dall’ artista Peter Greenaway, famoso regista gallese già acclamato dal pubblico milanese. L'iconografia rinascimentale del 1498, rappresentante l’episodio in cui Gesù dichiara agli apostoli di sapere che uno di loro è pronto a tradirlo, è oggi una tra le più celebri al mondo. Basti pensare che solo nel 2013 il sito dedicatogli è stato l'undicesimo più visitato in Italia, contando 410.157 visitatori e un introito totale di più di due milioni di euro.

Così, dopo il grandissimo successo del 2008 a Palazzo Reale, avvenuto in concomitanza con il Salone del Mobile dove Greenawy si presentò proprio con la stessa opera, “The last supper” di Leonardo, torna di nuovo più convinto che mai di ottenere il medesimo successo. L’obiettivo è sempre lo stesso, regalare una innovativa e quindi maggior visibilità all’affresco vinciano, per dare almeno una idea del dipinto a tutti coloro che non possono vedere l’originale. L'opera, avvalendosi delle più avanzate tecnologie applicate all'arte, grazie ad un team internazionale di collaboratori coordinato da Change Performing Arts, è un vero e proprio clone, dalle dimensioni e soprattutto con le stesse caratteristiche di matericità dell'originale.

L'esposizione avverrà all'interno del padiglione, appositamente dedicatogli, dal nome "L'Ultima Cena", allestito nel cortile di Palazzo delle Stelline. Il noto affresco fa parte della lista UNESCO dei beni dell'umanità da preservare, e proprio per questa ragione è già stato attivato il cosiddetto "piano Cenacolo", con cui la soprintendenza dei beni culturali cerca fondi per allungare l'orario di apertura dell'ex refettorio di Santa Maria delle Grazie, che oggi ospita il dipinto su muro, per permettere a più turisti possibili la sua visione.

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