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Ex sindaco di S. Stefano Lodigiano arrestato per truffa: testamento falsificato in favore del Comune

L’ex sindaco di Santo Stefano Lodigiano, Massimiliano Lodigiani, è stato arrestato e posto ai domiciliari dalla guardia di finanza al termine dell’indagine “Fake mayor” che ha permesso di far luce su episodi di truffa avvenuti tra il 2004 e il 2019. L’ex primo cittadino avrebbe, tra l’altro, falsificato il testamento olografo di una donna consentendo al Comune di ereditare tutti i beni mobili e immobili per un valore complessivo di 1 milione di euro.
A cura di Simone Gorla
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L'ex sindaco di Santo Stefano lodigiano (Lodi) è stato arrestato dalla guardia di finanza per truffa, peculato, falso in testamento olografo, turbata libertà degli incanti, istigazione alla corruzione e circonvenzione d'incapace. L'amministratore è Massimiliano Lodigiani, ex primo cittadino che nel 2019, quando era vicesindaco, si era dimesso dalla carica.

L'indagine dei finanziari, coordinate dalla Procura di Lodi, hanno permesso di far luce su gravi episodi di truffa commessi tra il 2004 e il 2019, da parte dell'ex sindaco, che avrebbe falsificato la firma del segretario comunale per ottenere rimborsi non dovuti sui permessi amministrativi concessi dalla società di cui è dipendente per svolgere giunte e consigli comunali che in realtà non si erano mai tenuti.

Un episodio ancora più grave si sarebbe verificato nel 2018 quando l'ex primo cittadino, avendo la tutela provvisoria di una donna, ne ha falsificato il testamento olografo consentendo al Comune di ereditare tutti i beni mobili e immobili per un valore complessivo di 1 milione di euro; successivamente, a seguito dell'impugnazione del testamento da parte dei congiunti, ha sollecitato gli stessi a rinunciare all'azione civile di accertamento dell'autenticità, offrendogli la cessione di alcuni terreni di proprietà dell'asse ereditario non ancora alienati dal Comune a un prezzo di molto inferiore a quello di mercato promettendogli, peraltro, di restituirgli la somma pagata per l'acquisto, in contanti.

Tra le altre irregolarità, durante uno dei suoi mandati di amministratore Lodigiani avrebbe gestito una licitazione privata del Comune alterandone il funzionamento, permettendo ad uno dei partecipanti di rimodulare le proprie offerte in modo da aggiudicarsi i beni all'asta al prezzo più conveniente.

Infine, in un'occasione avrebbe indotto una persona anziana affetta da parziale infermità psichica a formare un testamento olografo nel quale gli indagati erano costituiti eredi del patrimonio mobiliare e immobiliare. Al termine delle indagini delle fiamme gialle, il gip di Lodi, su richiesta della Procura, gli arresti domiciliari per Lodigiani e l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per un complice, oltre al sequestro di oltre 300mila euro e 12 immobili, a oggi di proprietà del Comune di Santo Stefano Lodigiano, costituenti il profitto del reato di falso testamento olografo.

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